Made in Sicily, lavoratori e sabbie | Collegato, le norme approvate - Live Sicilia

Made in Sicily, lavoratori e sabbie | Collegato, le norme approvate

Stralciata la norma sui precari. Ok a numerose norme. Governo ko su "Osservatorio del florovivaismo"

PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – Fra le norme c’è di tutto. Si passa dalle norme per i lavori forestali in economia, a quelle per enti regionali passando per l’utilizzo delle sabbie così da contrastare l’erosione costiera. Oggi Sala d’Ercole ha iniziato a esaminare il maxiemendamento al Collegato della quinta Commissione, la sintesi delle norme dei collegati di tutte le Commissioni. E così, quello votato fino ad esso, è un disegno di legge che mette dentro tutto e mette d’accordo in tanti. E infatti, salvo che in alcuni casi, e spesso con qualche modifica, gli articoli sono stati approvati senza che si consumassero strappi.

Il governo è andato sotto una volta sola, per tre voti a causa del voto segreto sull’articolo che introduceva l’Osservatorio del Florovivaismo e del paesaggio rurale del Meditarraneo. Un’altra volta di fronte a una norma che rimetteva in bilancio 20milioni per la città di Messina, ha preferito stralciare l’articolo sotto le pressioni dell’opposizione.

I lavoratori sono, come anticipato, il tema principale della legge. E all’inizio dell’aula ci sono state frizioni per lo stralcio della norma che si occupava della stabilizzazione dei precari perché comportava una spesa per 180mila euro circa. Interventi bipartisan di Udc, Pd e M5s hanno protestato perché la norma ritornasse nel testo. Fra tutti Danilo Lo Giudice, che è anche sindaco, ha detto che a suo parere le spese assicurative possono essere in capo degli enti utilizzatori. Anche dopo le proteste di Giovanni Di Caro, che ha proposto la norma, il vicepresidente Roberto Di Mauro ha invitato a presentare una riscrittura dell’articolo.

Parlando di lavoratori è arrivato l’ok alla norma che si occupava di Lsu Almaviva e a quella per i lavoratori ex Pumex che transitano in una graduatoria ad esaurimento istituita presso la Resaias. Via libera anche alla norma che consente le decurtazioni dei trasferimenti ai Comuni che sono soci di società o consorzia ambito del settore dei rifiuti per il pagamento degli oneri assistenziali e previdenziali.

Oggi, come detto, si è votato gran parte del ddl. Con la legge nascerà il marchio “Made in Sicily” che sarà di competenza dell’assessorato alle Attività produttive e che avrà lo scopo di valorizzare i prodotti siciliani nel mercato internazionale ed europeo. Ok anche a una norma che modifica la legge regionale sulla vendita diretta dei prodotti per la valorizzazione del chilometro zero. Parlando di prodotti è stata approvata anche la norma per lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale “Blockchain” per l’applicazione ai servizi di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari.

Approvata è stata anche la norma che riformula la pianta organica dell’istituto per l’incremento ippico. Nell’ente che si occupa di cavalli mancano i palafrenieri e ci sono troppi amministrativi. E così è arrivato l’ok alla norma che secondo il presidente della Regione “fa giustizia ai lavoratori perché “li mette a fare un lavoro commisurato” e fa giustizia ai cavalli “che hanno bisogno delle opportune cure”.

Si parlerà di tutto ciò che rimane da discutere martedì prossimo, dato che domani saranno assenti sia il presidente Miccichè che l’unico vicepresidente dell’Ars al momento in carica. Dovrà attendere così anche la discussione che inizialmente si pensava potesse avvenire giovedì sulla crisi finanziaria e istituzionale che ieri si è consumata con le parole di risposta del presidente dell’Ars al presidente della Regione.

LA DIRETTA

20.25 – L’aula viene chiusa

20.20 – Ai voti l’articolo 22 “Personale del soppresso Istituto superiore di giornalismo”.

20.17 – La norma sul comitato per la programmazione sportiva è approvata.

20.10 – Approvato l’articolo 25 “Complesso monumentale ‘Santa Margherita”.

20.06 – Si passa all’articolo 24 “Iniziative a sostegno della destagionalizzazione e la valorizzazione delle eccellenze artistiche” che viene approvato.

20.05 – Dopo un lungo dibattito sull’accordo la norma viene accantonata.

19.46 – Si discute dell’articolo 23 che si occupa del “Comitato regionale per la programmazione sportiva”. L’articolo non prevede la presenza del Comitato paralimpico e così Roberta Schillaci (M5s) Ok chiede l’introduzione di questo ente nel comitato di programmazione.

19.39 – Via libera agli articoli 17 (provvedimenti in favore dei lavoratori Lsu Almaviva), 18 (provvedimenti in favore dei lavoratori ex Pumex), 20 (disposizioni urgenti in materia di istruzione, formazione professionale ed enti vigilati) e 21 (modifiche di norme in materia di istruzione e formazione professionale).

19.39 – Approvati gli articoli 1 (la norma che modifica la legge per la vendita diretta dei prodotti) e 11 (la norma per gli alloggi nella città di Messina) che sono stati riscritti. 

19.31 – Interviene il presidente Musumeci chiedendo che il nome dell’iniziativa sia “le strada del percorso letterario” e che le imprese siano rappresentate dalle “Camere di commercio”

19.22 – Nello Di Pasquale (Pd): “L’associazione ‘Strada degli scrittori’ ha criticato la norma perchè già un’ente che si occupa di questa cosa già esiste. Fermo restando che possiamo cambiare il nome, riteniamo che, così come sia corretta la valorizzazione degli scrittori dell’agrigentino, occorre lavorare per i percorsi che riguardano tutti gli altri scrittori della regione da Quasimodo a Bufalino”. Stefania Campo (M5s): “Abbiamo modificato il nome ma nessuno si può arrogare il diritto alla titolarità del patrimonio comune rappresentato dai nostri scrittori”.

19.18 – In esame l’articolo 16 che si occupa delle “Strade degli Scrittori di Sicilia”.

19.15 – Ok all’articolo 13. Accantonato l’articolo 14 che si occupa del riutilizzo dei fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue. Si passa all’articolo 15 che viene approvato. Questa norma prevede il contrasto al”dissipamento delle sabbie individuate nei fondali della Regione”.

19.14 – Danilo Lo Giudice chiede che l’articolo sia accantonato. Il governo accoglie la richiesta. Di Mauro accantona l’articolo 12.

19.11 – Risponde Armao: “Ieri quest’articolo era stato dichiarato come ordinamentale. Alla luce di quanto emerso credo che sia dovuto fare un approfondimento e al momento stralciare questa somma”.

19.08 – Cracolici: “Mi chiedo quante impugnative l’assessore Falcone dovrà prendere prima di evitare di presentarci queste norme. Questa norma è utile a fare un comunicato ma così state prendendo in giro i messinesi. Le somme perenti sono state cancellate e per riportarle in vita dobbiamo avere un capitolo in entrata”. Poi il deputato dem si rivolge all’assessore Armao: “Dobbiamo insegnarti a fare l’assessore, come puoi dire che questa norma non violi il decreto legislativo 118?”

19.03 – Anthony Barbagallo: “Così ci inventiamo la sanatoria della perenzione”. Gli risponde l’assessore Falcone: “Abbiamo fatto una ricognizione che ci ha permesso di recuperare prima 20 milioni di euro e poi altri 15 milioni. Stiamo facendo una norma per recuperare i fondi perenti che con la reiscrizione andrebbero in economia, in avanzo di amministrazione e li sottrarremmo alla città di Messina per cui erano previsti. Con questa norma non facciamo un’ingiustizia a quella città”

19.02 – L’articolo 11 viene accantonato. Si passa a quello successivo “Fondi per risanamento Messina”.

18.57 – Si passa all’articolo che si occupa dell’assegnazione degli alloggi ne comune di Messina.  Anthony Barbagallo: “La previsione che il sindaco abbia il potere d’intervenire sulle graduatorie è una vergogna”. Gli risponde Danilo Lo Giudice: “Il poter che viene dato al sindaco non è indiscriminato ma riguarda persone di disabili e previsioni di risanamento ambientale”. Antonello Cracolici: “Così legalizziamo l’abuso d’ufficio e roviniamo il sindaco di Messina perchè i reati non possono essere derogati dalla Regione”.

18.52 – Ok agli articoli 8 (Regolarizzazione oneri previdenziali e assistenziali per i lavoratori delle società e i  consorzi d’ambito del settore dei rifiuti), all’articolo 9 (Disposizione in materia di Autorità d’Ambito ottimali poste in liquidazione) e all’articolo 10 che proroga 

18.47 – Viene richiesto il voto segreto. Con 33 voti favorevoli (il quorum di maggioranza era di 30 voti) passa la soppressione dell’articolo, che era stato difeso dal governo.

18.43 – Giuseppe Lupo commenta l’articolo sette che si occupa della nascita dell’  “Osservatorio del Florovivaismo e del paesaggio rurale del Mediterraneo”. Secondo Lupo la norma comporta una spesa. Gucciardi: “Posso essere d’accordo con il fatto che con la clausola d’invarianza di spesa l’osservatorio non necessita di coperture Così però facciamo una norma che non è neanche manifesto; questa norma così è inapplicabile”.

18.41 – Approvato l’articolo sei per lo “Sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale “Blockchain” per l’applicazione ai servizi di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari”.

18.40 – Approvato l’articolo per la promozione del made in Sicily.

18.37 – Risponde l’assessore alle attività produttive Mimmo Turano: “Qui non ci occupiamo solo dei prodotti che finiscono in supermercato ma anche dei prodotti che vanno in un circuito internazionale e non mi sembra giusto restringere il campo ai soli prodotti qualità sicura”.

18.33 – Si parla dell’articolo per la promozione dei prodotti “Made in Sicily”. Interviene Angela Foti: “Dopo la legge ‘Born in Sicily’ e ‘qualità sicura sicilia’ ci inventiamo una nuova categoria. Sono d’accordo che la Regione voglia fare entrare nel consumatore un’imprinting del prodotto siciliano, ma riteniamo che alla luce del fatto che è sempre stato detto di ‘no’ al marchio ‘made in Sicily’, sembra inutile continuare a frammentare l’operazione di marketing che la Regione fa”.

18.32 – L’articolo quattro viene approvato

18.26 – L’assessore all’Economia Gaetano Armao spiega la norma. “Il fondo per cui sarebbero rinegoziati in  mutui – ha detto – è di pertinenza dell’Irfis e quindi una norma sul merito non comporta spesa per la Regione. Per ciò che riguarda il Fondo Sicilia invece sono norme ordinamentali”.

18.24 – Cracolici: “Qui autorizziamo la rinegoziazione dei mutui mi chiedo: chi è coloro a cui diluiamo la riscossione di queste somme? Chiediamo al governo di spiegare la norma così magari rinunciamo ai soppressivi”

18.19 – Si passa all’articolo 4 “Iniziative a valere sulle risorse del Fondo Sicilia”.

18.18 – Approvato l’articolo tre che vara una nuova pianta organica per l’istituto dell’incremento ippico.

18.17 – Cracolici: “Così vi complicate la vita perché non c’è bisogno di una legge per fare quello che programmate”.

18.08 –  Il presidente della Regione Nello Musumeci risponde ai dubbi dei deputati: “All’istituto per l’incremento ippico, lavoravano una trentina di palafrenieri che sono stati promossi a istruttori. Nel momento il cui il palafreniere diventano istruttori non può più dare mangiare ai cavalli. La stampa così ha scritto di questi impiegati che non hanno cosa fare. Cosa ha da fare l’istituto di 30 amministrativi? Con questa norma mandiamo questa gente a fare una lavoro adatto alla mansione. Mi sembra un’ingiustizia non metterli a fare un lavoro commisurato e mi sembra un’ingiustizia per i cavalli che hanno bisogno delle opportune cure”.

18.05 – Interviene Giuseppe Lupo: “Non è stato richiesto il parere della prima Commissione. Credo che questo articolo preveda variazione di spesa dato che occorre variare le risorse per i trasferimenti tra i capitoli. Inoltre il capitolo che si occupa di incremento ippico dovrebbe essere uno di quelli che è rimasto congelato con la legge finanziaria”.

17.57 – Angela Foti (M5s) chiede chiarimenti sulla norma. Gli risponde l’assessore Marco Falcone: “Questo articolo è necessario per dare nuova organizzazione all’ente che potrebbe dare lustro alla Regione. I dipendenti dell’ente sono tutti istruttori che svolgono funzioni che non dovrebbero svolgere dato che dovrebbero occuparsi dei cavalli. Mandando 12 operatori mettiamo nell’istituto delle persone con le corrette mansioni per la cura del cavallo lasciando un minore numero di amministrativi. I dipendenti in esubero andranno in altri rami dell’amministrazione. Inoltre le coperture non sono alterate perché invariato è il salvo”.

17.55 – In esame l’articolo che prevede la rimodulazione della pianta organica dell’Istituto Incremento Ippico della Sicilia di Catania.

17.52 – L’assessore Falcone risponde alle critiche: “Stiamo estendendo la possibilità di incaricare i professionisti interni per la realizzazione dei lavori in economia. La norma quando fu impugnata riguardava la possibilità di dare gli incarichi ai dirigenti”. L’articolo 2 è accantonato.

17.48 – Si passa all’articolo che si occupa di “lavori in economia nel settore forestale”. Giuseppe Lupo (Pd): “Non credo che con norme regionali possiamo derogare alla concorrenza, credo che potremmo fare una norma incostituzionale”. Interviene anche Cracolici: “Con questa norma noi affidiamo alla Regione Siciliana i lavori nel settore forestale. Così credo che deroghiamo alle norme del codice degli appalti. Su questa materia ci sono già una serie di pronunce della Consulta. Direi di prevedere una soglia massima per l’avviamento di progetti”.

17.47 – L’articolo 1 viene accantonato

17.42 – Marco Falcone risponde a Cracolici a nome dell’assessore all’Agricoltura Bandiera. Per il governo la nuova versione della legge che si propone non obbliga gli enti locali a dare l’area. Inoltre l’esecutivo annuncia che vuole attenuare la sanzione prevista dalla legge: “cinque anni di interdizione dal mercato sono tanti”.

17.40 – Il presidente della commissione Cultura dell’Ars Luca Sammartino annuncia che sarà ripresentata una riscrittura della norma sui precari “per evitare che le aspettative create nei lavoratori siano inutilmente deluse”

17.37 – Antonello Cracolici (Pd) interviene sull’articolo 1 del maxi emendamento che modifica una legge votata quest’anno, quella sulla vendita diretta dei prodotti agricoli. “Questo articolo introduce due previsioni su cui si era discusso. Anzitutto è sbagliato, come qui si propone, di prevedere l’obbligo per gli enti locali di concedere uno spazio per svolgere i mercati. Poi non è condiviso il fatto che si elimini la sanzione, così si elimina la promozione del chilometro zero”.

17.33 – Anche Giovanni Di Caro (M5s) protesta per lo stralcio della norma sui precari. Anche Baldo Gucciardi (Pd) contesta lo stralcio: “Il comma 5 che prevedeva spesa è stato eliminato, se il resto dell’articolo aveva avuto la bollinatura allora c’è da chiedersi che motivo c’è di convocare la commissione Bilancio per capire se ci sono le coperture”.

17.26 – Luigi Sunseri (M5s) contesta il fatto che l’articolo sui repcari è passato indenne dal vaglio della commissione Bilancio: “Com’è possibile che il testo sia diverso da quello votato in seconda Commissione?” Il presidente di Mauro gli fa presente che è sopraggiunta in mattinata una nota dell dipartimento alla Famiglia e al Lavoro.

17.24 – Danilo Lo Giudice (Udc) dichiara: “Piuttosto che stralciare questa norma per via di questa spesa, allora possiamo prevedere che queste spese siano a carico degli enti utilizzatori”.

17:19 – La seduta inizia dopo una pausa di mezz’ora. Il presidente Roberto Di Mauro comunica che l’articolo sui lavoratori socialmente utili potrebbe produrre spesa. Sulla norma che riguarda il Cefpas il governo ha chiesto una relazione tecnica. Inoltre è stata presentata una riscrittura dell’articolo che riguarda gli operatori socio sanitari. Sul tema degli Lsu, il rischio sarebbe quello di creare una una spesa di circa 179mila euro per gli oneri assicurativi.

A Sala d’Ercole oggi si ritorna a votare. E si riparte da quel che rimane del maxi emendamento al Collegato della quinta Commissione, il ddl dei contributi su cui l’Ars aveva sospeso la sua attività prima delle ferie estive. Da allora tanto è cambiato. Al ritorno dalle vacanze, ai deputati è stato sottoposto un testo di riscrittura con metteva assieme le norme più significative di tutti i collegati di settore.

Poi l’Ars ha scoperto che non ci sono più soldi per coprire nuove spese, anzi, che è prudente non approvare alcuna norma di spesa nell’attesa di scoprire qual è il valore del nuovo disavanzo della Regione. Così si è dovuto riscrivere di nuovo il maxiemendamento che riapproda dentro l’aula dopo una cura dimagrante che ha fatto saltare tutte le norme che avrebbero richiesto copertura.

Sono saltati, quindi, i contributi per tutti, mentre sono rimaste alcune norme non di natura economica.  Gli articoli sono 36 e riguardano vari argomenti dal personale alla sanità. Si va, così, dalla rimodulazione della pianta organica, alla promozione dei prodotti made in Sicily, passando per il riutilizzo dei fanghi derivati dalla depurazione delle acque reflue. C’è la norma sul Cefpas e la norma che riguarda i servizi di emergenza e urgenza territoriale 118.


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