PALERMO – Confermata la condanna a sette anni per Gaetano Seidita, presunto mafioso di Alessandria della Rocca, nell’Agrigentino. Il processo era tornato in appello dalla Cassazione che aveva annullato la sentenza con rinvio.
Nel primo processo d’appello era già caduta l’ipotesi che Seidita avesse rivestito un ruolo di vertice. Così come l’aggravante di avere ripulito il denaro della mafia in attività lecite. Per Seidita, 73 anni, arrivò così una condanna più mite rispetto ai dieci anni chiesti dal procuratore generale. La difesa aveva appellato la sentenza, sostenendo che mancasse il riscontro alle accuse di appartenenza a Cosa nostra che erano arrivate dai pentiti Di Gati e Salemi. I supremi giudici ordinato la celebrazione di un nuovo processo. Ora la nuova condanna decisa dalla Corte d’appello presieduta da Mario Fontana. Certo il ricorso in Cassazione.