Mafia, confiscati beni per 6 milioni di euro a catanese

Mafia, confiscati beni per 6 milioni di euro a catanese

Il provvedimento è stato emesso in seguito a indagini e verifiche patrimoniali.

CATANIA – Immobili, società, rapporti finanziari e automobili. I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di confisca in materia antimafia, emesso dalla Corte d’appello etnea, relativo al patrimonio di Nunzio Fabio Tenerelli, originario di Catania.

Le indagini

Eseguite dal Nucleo PEF di Catania, hanno riguardato tanto il profilo soggettivo quanto le disponibilità economico-finanziarie dell’uomo e, per il profilo patrimoniale anche della sua famiglia. In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare da un lato, la pericolosità sociale di Tenerelli. 

Le intercettazioni

Al riguardo, come confermato dalle intercettazioni telefoniche, captate in altro procedimento penale, di soggetti affiliati al clan mafioso “Carcagnusi”, è emerso che l’uomo fosse specializzato in rapine a danno di soggetti cinesi, che aveva pianificato ed eseguito anche fuori dalla Sicilia. Inoltre, è stato condannato, con sentenze passate in giudicato, per numerosi delitti contro il patrimonio e nei suoi confronti pende tutt’ora un procedimento penale per lesioni.

Le verifiche patrimoniali

Dall’altro,è emersa  la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del citato Tenerelli e l’ingente complesso patrimoniale riconducibile al proposto e alla sua famiglia. Al riguardo, le indagini, svolte dalle unità specializzate del GICO del Nucleo PEF di Catania, hanno consentito di appurare che l’uomo (che non risultava svolgere alcuna attività lavorativa) e il suo nucleo familiare, a fronte di redditi modesti, hanno effettuato rilevanti investimenti in particolare per l’acquisto e la ristrutturazione degli immobili sottoposti a confisca.    

Il sequestro

Per quanto sopra, in esito alle investigazioni del Nucleo PEF di Catania, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta di questo Ufficio, ha disposto prima il sequestro e poi la confisca dei seguenti beni:

  • 23 unità immobiliari a Catania; 
  • 1 ditta individuale, adibita chiosco bar;
  • 3 rapporti finanziari;
  • 3 autoveicoli d’epoca,

per un valore complessivo di 6 milioni di euro.  

Il provvedimento è stato confermato dalla Corte di appello di Catania e dalla Corte di cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal proposto. L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura e dalla Guardia di Finanza volte al contrasto sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche profittando delle difficoltà legate al periodo di contrazione economica.


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