Ascensore sabotato all'Ingrassia| E si muove l'Antimafia regionale - Live Sicilia

Ascensore sabotato all’Ingrassia| E si muove l’Antimafia regionale

Nello Musumeci e Antonio Candela

C'è il forte sospetto che ci sia una regia criminale dietro l'escalation di episodi accaduti nella struttura di corso Calatafimi. L'azione del manager Antonio Candela dà fastidio e il presidente della Commissione regionale antimafia, Nello Musumeci, lo ha convocato per stamani.

PALERMO- GIALLO IN OSPEDALE
di
2 min di lettura

PALERMO – L’ospedale Ingrassia finisce sotto la lente di ingrandimento della Commissine regionale antimafia. Il presidente Nello Musumeci – su proposta del suo vice Fabrizio Ferrandelli – ha convocato per stamani il manager dell’Azienda sanitaria 6 di Palermo, Antonio Candela.

Perché c’è il forte sospetto che ci sia una regia criminale dietro l’escalation di episodi accaduti nella struttura di corso Calatafimi. Si parte da una certezza inquietante. Ed è quella riscontrata dai tecnici incaricati dall’azienda sanitaria di verificare l’incidente del 19 settembre scorso. Un ascensore è precipitato senza controllo finendo la sua corsa fuori piano. Bilancio: cinque feriti, fra cui un paziente. Gli esperti tagliano corto: “Si è trattato di un’azione esterna”.

Qualcuno ha sabotato l’impianto che alle verifiche successive è risultato perfettamente funzionante. E funzionante lo era pure prima dell’incidente come confermato dall’impresa che lo aveva revisionato poco prima del misterioso guasto. Fu l’ultimo di quattro episodi avvenuti in poco più di una settimana. Prima un quadro elettrico ha smesso di funzionare improvvisamente, mandando in tilt il laboratorio di analisi, poi il furto di tre televisori e infine la sparizione delle tavole con le scene della Via Crucis nella cappella.

A complicare la faccenda c’è il fatto che, quando il manager ha chiesto di acquisire le immagini delle videocamere di sorveglianza per verificare cosa fosse successo, l’impianto era spento. O meglio, mai entrato in funzione nonostante otto anni fa sia state comprato a caro prezzo.

Gli investigatori legano l’escalation di episodi innanzitutto alla scelta dell’azienda di dismettere le vecchie macchinette per gli snack e le bevande piazzate nell’ospedale. Macchinette non autorizzate e spesso allacciate abusivamente alla rete elettrica. Il manager Candela ha detto basta e ha bandito una gara. Se l’è aggiudicata una impresa di Ragusa che per piazzare i distributori sborserà circa 450 mila euro all’Asp 6 che così combatte gli abusivi e ci guadagna pure.

Non è tutto perché è pronto un mega restyling da 17 milioni di euro. Il progetto, già finanziato, ha ottenuto il via libera dalla Sovrintendenza e dal genio Civile. In pratica l’Ingrassia sarà un ospedale quasi tutto nuovo, ponendo fine all’emorragia di denaro per i continui interventi in regime di urgenza. Resteranno fuori diverse aziende che fino ad ora si sono occupate della manutenzione. Che il piano voluto dal manager Candela possa avere dato fastidio a qualcuno? È proprio per cercare risposte a questo interrogativo che la Procura ha aperto un’inchiesta e ora si è mossa anche la Commissione regionale antimafia.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI