PALERMO – Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo ha confiscato beni per un valore di oltre un milione di euro a Giuseppe Liga, 54 anni, imprenditore edile soprannominato l'”Architetto”, arrestato nel marzo 2010 in quanto ritenuto reggente della famiglia di Palermo “Tommaso Natale”, dopo la cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo – sezione misure di prevenzione, riguarda due complessi aziendali, un appartamento a Sferracavallo e conti correnti. Liga, già condannato in primo grado per associazione mafiosa ed estorsione, avrebbe rivestito un ruolo rilevante che si estendeva dal controllo delle attività economiche della cosca alla gestione del “pizzo” sui commercianti della zona.
La sua posizione nell’ambito dell’organizzazione era stata già delineata da diversi collaboratori di giustizia, tra i quali Isidoro Cracolici, Marcello Trapani e Maurizio Spataro, che lo avevano indicato come elemento molto vicino alla famiglia mafiosa Tommaso Natale – San Lorenzo, per la quale aveva curato importanti investimenti immobiliari. La confisca eseguita dal Gico del nucleo di polizia tributaria di Palermo si inquadra nel procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, avviato nel 2012, con il quale, oltre ai sequestri, era stata disposta anche la sospensione temporanea dell’amministrazione di numerose società cooperative edilizie riconducibili all’imprenditore, per valore stimato in 25 milioni di euro, successivamente restituite all’ordinaria gestione.