PALERMO – L’opposizione attacca, la maggioranza plaude. La traumatica uscita di scena degli assessori superstar Franco Battiato e Antonino Zichichi accende il dibattito politico. “Battiato assessore di facciata fuori dal Governo dopo soli cinque mesi, con Zichichi, e gli onorevoli grillini Venturino e Trizzino sfrecciano per le autostrade siciliane provando l’ebbrezza dell’auto blu e del lampeggiante. Questo è il modello Sicilia o è una truffa ai Siciliani?”, commenta con ironia Nino Germanà del Pdl.
“Il provvedimento di revoca degli assessori regionali Battiato e Zichichi è l’ulteriore conferma del disastroso percorso di un Governo fantasma che, anziché battere un colpo per il bene della Sicilia e dei siciliani, manifesta incapacità e approssimazione”, dice Salvatore Iacolino di Grande Sud, mentre Nello Musumeci osserva: “Se Crocetta avesse dato ascolto ai nostri suggerimenti – sottolinea Musumeci – avrebbe già da qualche mese risparmiato alla Sicilia figuracce istituzionali e perniciose paralisi. Adesso un altro atto di coraggio ci aspettiamo dal Presidente: si guardi intorno e scoprirà di doverne sostituire almeno altri due. Ora che la campagna elettorale è finita, l’effetto-annuncio dell’assessore d’immagine non serve più”. “Speriamo sia vera resipiscenza!”, dice il vicecapogruppo del Pdl all’Ars, Marco Falcone, che guarda già avanti: “Per la Sicilia e la sua governabilità, auspichiamo sia un logico ravvedimento del doppio errore compiuto a suo tempo – continua – e che adesso Crocetta nomini due assessori veri, tecnici o politici che siano, ma comunque smentisca quanti ancora pensano che non aspettasse altro che la sboccata gaffe di Franco Battiato per poter dunque fare delle scelte di semplice politica di bottega: la nostra Isola non merita e non potrà sopportare nessun altro… errore”.
La maggioranza, invece, applaude Crocetta per la sua scelta. “Le gravi ed inaccettabili parole di Franco Battiato, che hanno assunto maggiore rilevanza per il luogo in cui sono state pronunciate, creano offesa alle donne ed al Parlamento italiano, fornendo anche un’immagine negativa della Sicilia”, afferma il presidente dell’Intergruppo all’Ars ”Il Megafono” – “Democratici Riformisti per la Sicilia”, Antonio Malafarina. Dal Pd arriva il plauso della senatrice del Pd Monica Cirinnà.
Ma il più veloce a compiacersi per la mossa di Crocetta è stato Gianpiero D’Alia. Il suo partito, l’Udc, aveva già manifestato segnali di insofferenza. Pochi minuti dopo il siluramento degli assessori, D’Alia ha scritto: “Il presidente Crocetta è intervenuto in maniera accorta e dimostrando di avere a cuore il futuro della Sicilia che deve essere governata in maniera autorevole e con un impegno quotidiano. Ci attendono scadenze fondamentali per il destino dell’Isola ed è quindi fondamentale che il governo regionale sia unito e coesa la maggioranza che lo sostiene”.
Anche la presidente della Camera, che ieri aveva stigmatizzato le parole di Battiato, fa sentire la sua voce sul caso: “Penso che quanto sia accaduto ieri sia stato veramente oltraggioso: la scelta del governatore Crocetta è una misura condivisibile”, ha detto Laura Boldrini ai microfoni di Radio Montecarlo.