Maggioranza, prove tecniche di armonia - Live Sicilia

Maggioranza, prove tecniche di armonia

Riduzione dei deputati, tocca alla Commissione
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Dopo le scintille di ieri all’Ars la maggioranza ritrova l’armonia… almeno così pare. Per fare tornare la pace è stata necessaria una riunione alla quale hanno preso parte i capigruppo e il presidente della Regione. Incontro che verrà ripetuto settimanalmente per decidere di volta in volta priorità e strategie. “Ci riuniremo – spiega la capogruppo dell’Udc Giulia Adamo (nella foto) – per decidere la strategia comune, altrimenti rischiamo di essere inefficaci. Dobbiamo superare le contrapposizioni che non portano a nulla”.

La ritrovata armonia passa da una precisa tabella di marcia: prima la legge elettorale, poi il ddl che riforma il commercio e infine la semplificazione. “Il Pd – aggiunge Adamo – ha posto la questione della legge elettorale. Visti i tempi, si rischia di non discuterla in tempo utile per le prossime scadenze. C’e’ un fondo di verità” . Quanto ai contenuti restano confermate le intese trovate in commissione nelle scorse settimane: scheda unica ma con l’obbligo di esprimere la preferenza sia per il sindaco sia per il consigliere,l’incompatibilità fra carica di assessore comunale o provinciale e consigliere (la metà dei membri della Giunta può essere scelta nel Consiglio) e la possibilità di sfiduciare il sindaco anche con un referendum popolare sostenuto da un numero di firme pari a un terzo dei votanti alla consultazione elettorale.

Il referendum potrà essere chiesto 24 mesi dopo l’elezione del sindaco (e non 30 come deciso in un primo momento). Dovrebbe invece cadere l’obbligo di riservare alle donne un quarto delle candidature alla poltrona di consigliere. “Sono contrarissima – ha ribadito Adamo – alla riserva dei posti. Il problema oggi è dato dal fatto che la politica resta ‘chiusa’ al mondo esterno: abbiamo bisogno di candidature di rottura e non di personaggi, donne o uomini, organici al sistema. Con la riserva arriverebbero donne organiche al nostro pessimo sistema politico. Vogliamo – ha aggiunto scherzando – milioni di Santanchè?”. Tornerà invece in Commissione (salvato dal voto dell’Ars) il progetto di legge costituzionale che prevede la modifica dello Statuto per la riduzione dei deputati regionali da 90 a 70.


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