"Maledetta mafia" |la presentazione a Palermo - Live Sicilia

“Maledetta mafia” |la presentazione a Palermo

Piera Aiello, collaboratrice di Borsellino e vedova del figlio di un boss, racconta in un libro la sua vita. Scritto a quattro mani con Umberto Lucentini, giornalista e biografo del giudice ucciso dalla mafia, il testo sarà presentato mercoledì nove gennaio in piazza Castelnuovo 13, a Palermo.

IL 9 GENNAIO
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Il coordinamento palermitano di “Libera, associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie” organizza la presentazione del libro “Maledetta mafia”. Il volume è stato redatto dalla testimone di giustizia Piera Aiello e dal giornalista Umberto Lucentini. L’appuntamento è per mercoledì nove gennaio, alle ore diciotto, nella Bottega “I Sapori ed i Saperi della Legalità”, in piazza Castelnuovo 13, a Palermo.

A prendere parte alla presentazione del libro ed intervenire al dibattito ci saranno, oltre agli autori, il procuratore aggiunto della Repubblica, Vittorio Teresi e le giornaliste Marina Turco e Alessandra Turrisi. Nel libro “Maledetta mafia”, Piera Aiello svela a tutti noi il sistema culturale violento e patriarcale mafioso al quale però è possibile ribellarsi. Il volume, inoltre, è stato ristampato in seconda edizione.

“Teniamo a sottolineare l’importanza dell’incontro con l’autrice Piera Aiello, diretta testimone della violenza mafiosa anche nei suoi aspetti familiari di donna e madre” si legge in un comunicato dell’associazione. “Il gesto di ribellione di Piera Aiello è stato da esempio di vita per la cognata Rita Atria e per la sua successiva collaborazione col procuratore Paolo Borsellino.

Per informazioni rivolgersi ai seguenti recapiti:

Bottega “I Sapori ed i Saperi della Legalità” in piazza Castelnuovo 13, telefono 091-322023

Mail: info@liberapalermo.org


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Commenti

    Peccato, una donna coraggiosa che va via dal M5S lascia tante perplessità e l’amaro in bocca

    Il M5S per risalire la china e non essere ormai votato per riconoscenza dai soli percettori del reddito di cittadinanza dovrebbe tornare alle origini. Vedrei bene al suo vertice persone come Alessandro di Battista o Paola Taverna, basta invece con fighetti da gossip tipo Luigi Di Maio che tra l’altro mi ricorda sempre più nei modi certi vecchi politici democristiani.

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