Maltrattamenti nella casa di riposo, chiesta la liberazione dei gestori

Maltrattamenti nella casa di riposo, chiesta la liberazione dei gestori

L'istanza è stata presentata dal difensore dei due

RAGUSA – Si trovano agli arresti domiciliari dal 10 gennaio, perchè indagati con le accuse di maltrattamenti e abbandono di anziani e disabili in una casa di riposo. Ora l’avvocato Giuseppe Lipera chiede la remissione in libertà di una coppia di coniugi, per cui è stata chiesta anche chiesta la decadenza della responsabilità genitoriale.

“Sono detenuti ai domiciliari da 5 mesi per ipotesi di reato ove non è previsto alcun obbligo di custodia cautelare – scrive l’avvocato Lipera nell’istanza al gip – nonostante pertanto sia evidente la mancanza del pericolo di fuga, dell’inquinamento probatorio né da alcun ipotesi che si possa reiterare il reato, ammesso che ci sia stato, visto che la casa di riposo è stata sequestrata dalla stessa autorità giudiziaria. Inoltre le indagini sono state chiuse”.

La procedura in corso

La procedura per la potestà genitoriale è ancor in corso, e a settembre i genitori dovranno comparire dinanzi al Tribunale di Ragusa, perchè la Procura per i minorenni ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali del minore.

La casa di riposo, secondo gli investigatori, sarebbe stata gestita con metodi che avrebbero massimizzato i profitti a discapito delle condizioni igienico sanitarie e funzionali della struttura. Avrebbero gestito in maniera inappropriata l’assistenza sanitaria agli ospiti. Avrebbero avuto condotte oppressive e avvilenti nei confronti degli anziani, spesso costretti a dormire in letti pieghevoli e fatiscenti.

Le accuse

Gli operatori avrebbero insultato, sgridato, strattonato e abbandonato gli anziani. Avrebbero somministrato loro psicofarmaci per stordire gli ospiti. Nella struttura sarebbero state presenti 29 persone, un numero maggiore rispetto alle capacità ricettive della struttura, accudite da personale sottodimensionato e non qualificato.

Personale che di notte avrebbe anche somministrato dei farmaci per far dormire o comunque per intorbidire gli ospiti. Gli indagati hanno respinto le accuse e negato ogni responsabilità.

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