Manifestazione contro la discarica | Ruspe out, duello Regione-Comune - Live Sicilia

Manifestazione contro la discarica | Ruspe out, duello Regione-Comune

Nessuna revoca delle autorizzazioni da parte del governo.

Lentini, nel Siracusano
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LENTINI (SIRACUSA) – Nessuna revoca delle autorizzazioni in autotutela può arrivare dalla giunta regionale riguardo alla discarica di Lentini in costruzione. Sulle concessioni regionali è già pendente un ricorso straordinario al presidente della Regione, presentato dal comune nel marzo 2016. E per questo l’ufficio Legale della Regione ha avviato le verifiche, “ma – spiega l’assessore all’Energia, Vania Contrafatto – la giunta non può decidere di revocare una autorizzazione. Il governo non può andare a revocare atti di natura amministrativa”. Verifiche sì, dunque, sulla discarica di contrada Armicci, revoca no. E così, scene come quelle di stamattina potrebbero ancora ripetersi: centinaia di manifestanti, con in testa gli amministratori comunali, hanno bloccato la strada e impedito ai mezzi della ditta Pastorino di cominciare i lavori per la costruzione della discarica.

Continua dunque lo scontro Regione-Comune di Lentini sulla discarica di rifiuti non pericolosi già autorizzata da Palermo e che dovrebbe sorgere vicino al lago Biviere, a ridosso dall’area archeologica “Valsavoia Armicci”. Non solo manifestazioni dei cittadini con 10mila firme raccolte. Pendono sulla vicenda anche un ricorso straordinario al presidente della Regione presentato dall’amministrazione precedente, un ricorso al Tar e un esposto in Procura da quella attuale. Il via libera, secondo i manifestanti, fu rilasciato nonostante il “No” del consiglio comunale alla variante urbanistica. Ragioni che hanno trovato nuova linfa dopo l’arresto, tra gli altri, del funzionario regionale che aveva firmato la Via (Valutazione impatto ambientale), coinvolto nell’inchiesta Piramidi, accusato di aver rilasciato illegittimamente analoghi provvedimenti alla discarica Cisma di Melilli. Ne è seguita un’ulteriore azione da parte del Comune lentinese nei confronti della Regione, che due settimane fa ha presentato richiesta di revoca in autotutela dei provvedimenti autorizzativi.

Ma, come spiegato dall’assessore Contrafatto “il diritto non è uno stato d’animo. Se è stato avviato un un iter di ricorso al presidente della Regione, è irrituale che inizi anche la revoca in autotutela”. Nessuna sorpresa per l’assessore all’Ambiente del Comune di Lentini, Santi Terranova, avvocato e uomo di diritto: “Confidiamo di ottenere una sospensiva – dice – nell’udienza del Tar fissata per il 6 aprile. Sono profondamente convinto – aggiunge – che la soluzione di questo problema passerà dalla giustizia. Non passerà né dalla volontà popolare né dalla volontà politica, ma solo da un accertamento giudiziario di una vicenda che per noi è viziata da illegittimità inaudite”.


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