PALERMO – Improvvisa accelerata nei lavori dell’Ars per la Finanziaria. Alla ripresa dell’Aula, dopo la pausa, la seduta è stata guidata da Galvagno che ha tracciato la rotta: “Nonostante non ci sia ancora lo stralcio degli articoli da parte della presidenza eviteremo di trattare i temi ordinamentali e microsettoriali, che saranno eventualmente oggetto di una valutazione successiva”.
La stabilizzazione dei lavoratori Esa
L’obiettivo è di chiudere venerdì sera o al massimo sabato mattina ma il quadro è incerto. Sala d’Ercole ha quindi approvato in velocità 19 articoli della Finanziaria. Al momento il computo complessivo delle norme approvate è di 35, su un totale di 134. Tra gli articoli approvati nel pomeriggio c’è il 39, che dopo più di trent’anni pone fine alla stagione del precariato per i trattoristi dell’Esa. “Stanziamo risorse per il passaggio a tempo indeterminato di 270 lavoratori, una misura di buonsenso a tutela del lavoro che restituisce dignità all’ente”, evidenzia l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino.
Fondo contro dipendenze da alcol, droghe e smartphone
Con il sì all’articolo 81, inoltre, nasce un fondo da centomila euro contro la dipendenza da alcol, sostanze psicotrope, smartphone e iperconnettività. Fondi destinati agli enti del terzo settore per realizzare progetti per combattere queste dipendenze. La norma inizialmente riguardava soltanto alcol e droghe ma un emendamento a firma del deputato M5s Carlo Gilistro ha permesso di estendere iil fondo anche alle dipendenze dai cellulari e dall’iperconnettività.
Cinque milioni per riqualificare i beni confiscati alla mafia
Approvata anche la norma che destina cinque milioni di euro ai Comuni e ai Consorzi per lo sviluppo e la legalità per riqualificare i beni confiscati alla mafia. La misura prevedeva in un primo momento un sostegno per i progetti fino a 300mila euro a intervento presentati dai Comuni. Con la riscrittura fatta dal presidente della commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici, a beneficiarne ora saranno anche i Consorzi per la legalità e lo sviluppo assegnatari di beni confiscati. “Queste risorse – ha spiegato il deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia – saranno destinate ai Comuni e ai Consorzi attraverso un bando pubblico”.
Le altre misure approvate
Tra le altre misure approvate: cinque milioni di euro per la Crias che attuerà interventi in favore delle imprese artigiane; dodici milioni di euro in tre anni per sostenere le imprese agricole nella stipula di coperture assicurative contro i rischi derivanti da eventi meteorologici estremi; 500mila euro per gli ecomusei, contributo che varrà soltanto per il 2026; duecentomila euro per la Giornata della memoria dell’eruzione dell’Etna del 1669; dodici milioni di euro presso l’Irfis destinati alle famiglie che vogliono installare dei pannelli fotovoltaici o impianti di accumulo di energia; nasce un Fondo regionale per l’affidamento familiare in favore di Comuni e famiglie: 150mila euro all’anno per il triennio 2026-2028; incremento orario del personale medico-veterinario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia: per questa misura è previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro in tre anni.
Schifani a Roma per gli auguri con Mattarella
In aula non c’è il presidente della Regione, Renato Schifani, che in mattinata ha spegato i motivi della sua assenza scusandosi con l’Assemblea. “Sto per recarmi a Roma per partecipare agli auguri delle alte cariche dello Stato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appuntamento che si tiene ogni anno – le parole del governatore -. Volevo scusarmi quindi per la mia assenza in aula. Ringrazio tutti voi, non so se la manovra si concluderà stasera o domani, comunque nel caso in cui si dovesse concludere prima colgo questa occasione per i miei migliori auguri, può darsi che ce li faremo di persona”.
Il nodo Siciliacque
L’aula in mattinata aveva approvato una norma tecnica che autorizza la spesa per “implementare e adeguare le piattaforme digitali certificate gestite dal dipartimento regionale tecnico” utilizzate dagli altri dipartimenti, ma si era impantanata dopo sull’articolo che stanzia 19 milioni di euro a Siciliacque per fare fronte ai crediti che vanta nei confronti di alcuni Comuni debitori dell’acqua. A quel punto la pausa, nel pomeriggio il ritorno tra gli scranni di Sala d’Ercole.

