PALERMO – Una lunga giornata in commissione, la maggioranza sembra trovare la quadra sulla manovra ter in versione “light”: lo scopo è completare l’esame degli articoli domani mattina e arrivare in aula la prossima settimana, il 4 agosto. Ma l’opposizione attacca e annuncia battaglia.
Manovra ter ‘light’, ecco gli articoli
Il passaggio in commissione Bilancio certifica la strategia del governo Schifani: circoscrivere la manovra agli articoli più importanti, rinviando a settembre le altre previsioni normative. Con un duplice scopo: mettere i deputati regionali davanti all’approvazione di norme urgenti e di “ampio respiro”, come aveva anticipato il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno a LiveSicilia e fare cadere, sul nascere, centinaia di emendamenti.
Dei 35 articoli originari, la maggioranza ne ha scelti 15, frutto dell’interlocuzione con i capigruppo di ieri sera. Spazio anche agli emendamenti di esponenti dell’opposizione.
Cosa c’è in manovra
La commissione ha votato gli articoli 2 (protezione civile), 12 (interventi sulle dighe), 13 (extra costi rifiuti), 19 (sicurezza e video sorveglianza urbana), 22 (manutenzione delle strade provinciali), 25 (misure contro la siccità) e 27 (liste d’attesa). Gli altri articoli proposti dalla maggioranza saranno al centro della giornata di domani.
Approvati gli stanziamenti per la Protezione civile, in totale 10,7 milioni di euro, dei quali due da destinare all’emergenza idrica e 6 agli investimenti delle amministrazioni locali. Approvato un emendamento che prevede lo stanziamento di 750 mila euro per la ricostruzione degli immobili danneggiati dagli eventi calamitosi.
Contro l’emergenza siccità, confermati gli stanziamenti di 6,2 milioni di euro per le dighe. Sostegni anche alle aziende agricole, per la realizzazione di vasche e serbatoi aziendali per l’accumulo di acqua (10 milioni).
Extra costi dei rifiuti per i Comuni, stanziati 20 milioni di euro per tutti i Comuni più 20 milioni per le amministrazioni che hanno raggiunto il 60 per cento di raccolta differenziata: un totale di 40 milioni di euro. Per il deputato regionale di FI Marco Intravaia si tratta di un contributo essenziale per le amministrazioni comunali.
“Una delle maggiori criticità per i comuni siciliani – ha detto Intravaia – è proprio quella di fronteggiare l’emergenza dei rifiuti, affrontando costi che spesso mettono a dura prova le finanze locali. Con questa norma il Governo e il Parlamento intendono sostenerli in una battaglia da cui dipende, oltre che l’igiene pubblica, l’immagine dei territori e della Sicilia”.
Confermati gli interventi sul fronte della sicurezza, con l’installazione dei sistemi di videosorveglianza (15 milioni di euro) e gli interventi sulle strade provinciali, che passano da 60 a 50 milioni di euro e interventi per l’abbattimento delle liste d’attesa (56 milioni di euro)
Gli altri articoli proposti
Tra gli articoli che saranno esaminati domani dovrebbero esserci quello sul fondo per l’editoria con una sezione specializzata “destinata a interventi in favore delle imprese operanti nel settore dell’editoria – si legge nella bozza della manovra ter – sia cartacea che digitale”. Previsti finanziamenti agevolati e a fondo perduto: stanziati 3 milioni per il triennio 2025-27.
In ballo anche l’acquisto dell’immobile di via Cordova, “allo scopo di ridurre le locazioni passive della Regione Siciliana e per migliorare la distribuzione logistica degli uffici di competenza regionale”. Stanziati 17 milioni.
L’accordo transattivo con Polluce Srl dovrebbe diventare un debito fuori bilancio. Dissalazione, previsti gli interventi per i moduli di di Trapani, Gela e Porto Empedocle, con una spesa di quasi 10 milioni per il 2025, 25,3 milioni per il 2026 e 32 milioni per il 2027. Stanziati anche 32 milioni per gli anni successivi al 2027.
E ancora, alla maggioranza stanno a cuore il fondo povertà (3 milioni), l’acquisto degli scuolabus (7,7 mln), i fondi per i disabili gravissimi (10 milioni di euro) e a quelli per la manutenzione degli edifici scolastici (5 milioni), il sostegno dei Comuni per i costi degli Asacom. Un provvedimento fortemente voluto dall’Anci.
I nodi politici
In commissione Bilancio la maggioranza sembra ritrovare serenità, l’opposizione è contraria. In ballo gli stanziamenti per i Comuni che potrebbero essere gestiti da ciascun deputato, con una quota di circa 400 mila euro per esponente. “La Dc – spiega a LiveSicilia il deputato Ignazio Abbate – sostiene la scelta del governatore Renato Schifani. Abbiamo partecipato al vertice e sia in commissione che in Aula saremo favorevoli”.
“La Commissione Bilancio si è svolta in un clima di grande serenità e compattezza della maggioranza – ha detto Intravaia – rispetto alla manovra proposta dal Governo Schifani. Una manovra di ampio respiro e grande attenzione verso i territori e le reali esigenze dei siciliani. Domani sarà una giornata decisiva e confidiamo che le opposizioni non si mettano di traverso, ma terranno in considerazione gli interessi dei cittadini.”
Assenza: “Sono norme di buonsenso”
Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, è ottimista: “Dopo gli ulteriori stralci programmati ieri durante il vertice, sono rimasti articoli sui quali nessuno può muovere contestazioni di sorta, penso che questa manovra dovrebbe avere l’approvazione di tutti, non è possibile opporsi alle norme sugli extra costi che verranno aumentati, come ha richiesto l’Anci, all’incremento del fondo per l’Asacom e agli interventi per la siccità”.
Assenza sottolinea che si tratta di “un pacchetto di poche norme, le liste d’attesa, tutte previsioni di buonsenso che rispondono a esigenze reali e anche urgenti. A questo punto questa manovra può trovare sbocco celere in commissione bilancio e la prossima settimana in aula”.
L’opposizione attacca
Mario Giambona del Pd non ha dubbi: “La manovra ter certifica il capolinea del governo Schifani, fanno come i gamberi, vanno indietro. Una flotta arricchita di new entry in maggioranza non riesce a trovare una quadra su nulla, perché in ogni misura proposta dal governo in parlamento, al primo voto segreto, vanno sotto, come si è visto nei consorzi di bonifica. C’è un braccio di ferro permanente – conclude – uno scollamento evidente che nessuno vuole dichiarare”.
“Chiederò il voto segreto per ogni articolo – tuona Nuccio Di Paola segretario regionale del movimento 5 stelle –. Questa manovra è da trattare a settembre, qualunque articolo verrà approvato non sarà mai attuato dagli uffici. Ci sono ancora articoli della finanziaria di dicembre 2024 ancora non attuati. Da parte mia ci sarà un muro in aula”.
Appuntamento domani a partire dalle 10 in commissione Bilancio.

