“Babbo devi dire tutta la verità ai magistrati”. È Matteo Renzi al dirlo al padre Tiziano il 2 marzo, alla vigilia della convocazione di quest’ultimo in procura, nell’ambito della vicenda Consip. Il brogliaccio è riportato nel libro del giornalista Marco Lillo ‘Di padre in figlio’ e l’intercettazione è ripresa oggi da “Il Fatto quotidiano”.
“È una cosa molto seria”, afferma l’ex premier, secondo quanto ricostruito da Lillo: “Devi ricordarti tutti gli incontri e i luoghi, non è più la questione della Madonnina e del giro di merda di Firenze per Medjugorje”. E ancora: “Devi dire nomi e cognomi”, “non puoi dire bugie o non mi ricordo e devi ricordarti che non è un gioco”.
L’ex premier ha commentato la pubblicazione delle intercettazioni sul suo profilo di Facebook.
Una chiave di lettura potrebbe essere che, sapendo di essere intercettato, ha “sacrificato” il padre pur di mantenere un’apparenza illibata e pura.
Non mi stupirebbe.
Cosa non si fa per il potere.