Centrocampista atipico, un po’ attaccante un po’ trequartista. Col piacevole vizio del gol. Da sette stagioni veste la maglia della Lazio di cui è capitano: Stefano Mauri, 32 anni, brianzolo doc (é nato a Monza), entra nei verbali dell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse tirato in ballo da Carlo Gervasoni in merito alle presunte combine delle partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, nella scorsa stagione di Serie A. Nella vicenda non gli giova nemmeno l’amicizia con Alessandro Zamperini, conosciuto ai tempi di Modena. Mauri inizia la gavetta in Brianza (da piccolissimo nel Casati Arcore, poi nel Monza, nel Brugherio e infine nel Meda). Nel 2001 arriva al Modena dove esordisce in serie A. Poi veste le maglie di Brescia e Udinese.
Nel 2004 arriva la prima convocazione nella nazionale di Marcello Lippi: il 17 novembre 2004, a 24 anni, nella partita Italia-Finlandia (1-0). In azzurro disputa 6 partite fino al 2007, convocato anche dai ct Roberto Donadoni. A tre anni di distanza dalla sua ultima presenza, Mauri torna nel gruppo degli Azzurri con il ct Cesare Prandelli contro l’Irlanda del Nord (0-0), valida per le qualificazioni a Euro 2012. Alla Lazio Mauri arriva nella stagione 2005/2006. Il suo esordio con la maglia biancoceleste avviene in Coppa Italia nella partita Lazio-Inter 1-1. Ben presto conquista la maglia da titolare e diventa una colonna della squadra giocando sulla fascia sinistra del centrocampo. La stagione successiva è tra i protagonisti della qualificazione dei biancocelesti in Champions League. Seguono un paio di stagioni poco brillanti. La stagione 2010-11, la sesta con la Lazio, inizia per Mauri sotto i migliori auspici: relegato in panchina nella prima uscita stagionale contro la Sampdoria, società che peraltro lo aveva a lungo ed invano corteggiato torna titolare contro il Bologna realizzando il primo gol della Lazio in campionato e servendo un assist per il raddoppio.
Nelle successive uscite si conferma su alti livelli. Anche nel campionato appena terminato Mauri è stato assoluto protagonista nonostante un infortunio che lo tiene fermo per diverso tempo, con un viaggio negli Usa per curarsi, proprio nei giorni in cui il suo nome comincia ad essere accostato all’inchiesta calcioscommesse. Mauri torna, il 4 marzo 2012 firma la rete che regala alla Lazio la vittoria nel derby di ritorno. A rete va anche contro la Juve nel match di Torino che sembra essere un bivio scudetto, prima del gol vittoria di Del Piero. Il suo campionato si chiude con una rovesciata spettacolo nel 3-1 col Napoli. Quel giorno Mauri non sa che la stagione avrà un epilogo ben più amaro.