"Me ne vado per dignità" - Live Sicilia

“Me ne vado per dignità”

di MARIANNA CARONIA “Le dichiarazione rese nei giorni scorsi dal ministro Saverio Romano hanno riaffermato senza ombra di dubbio la verità e cioè che il PID non mi aveva affatto scaricata e che quanto era stato dichiarato dal coordinatore provinciale era del tutto falso.
Il comunicato dello strappo
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di MARIANNA CARONIA “Le dichiarazione rese nei giorni scorsi dal ministro Saverio Romano hanno riaffermato senza ombra di dubbio la verità e cioè che il PID non mi aveva affatto scaricata e che quanto era stato dichiarato dal coordinatore provinciale era del tutto falso.

Difatti un comunicato concordato, da tutti i partecipanti, rivolgeva al sindaco due richieste: un vertice di maggioranza per ridiscutere le deleghe assessoriali, da tenersi prima di procedere all’approvazione della delibera di Giunta sul PEG (Piano Esecutivo di Gestione) e una discussione su come rilanciare, in questo ultimo scorcio di consiliatura, l’azione di governo della città, nell’esclusivo interesse dei palermitani, attraverso precise e condivise scelte politiche dell’intera maggioranza.

Purtroppo ho dovuto prendere atto del fatto che le nostre richieste sono state disattese dal sindaco, il quale ha regolarmente riunito la Giunta alla quale io, a differenza di alcuni colleghi di partito, non ho partecipato, durante la quale il PEG è stato tranquillamente approvato.

Nei giorni trascorsi dopo la mia “cacciata” da assessore all’ambiente, giorni che mi illudevo fossero di attesa del richiesto vertice, ho appreso dalle dichiarazioni e dalle scelte del sindaco, che gli scorsi mesi da me passati alla ricerca di risorse per ridare un po’ di decoro a una città degradata e allo sbando, anche attraverso l’utilizzo di telecamere per la videosorveglianza in contrasto alle discariche abusive ( risorse che, dopo una mia decisa presa di posizione, lo stesso sindaco si era affrettato a dichiarare di aver già dato disposizioni al ragioniere generale di reperire), era stato solo tempo sprecato poiché d’incanto egli ha scoperto che bastava affidare, il servizio alla AMG.

Mi chiedo ragionevolmente come mai, se era così semplice, non sia stato fatto molto tempo prima. Ho anche scoperto che quanto io avrei voluto ancora fare, sia pure tra enormi difficoltà, sarebbe stato al contrario facilmente e velocemente risolvibile con miracolosi interventi di Cammarata, ovviamente se ne avesse trovato il tempo, e che pertanto le mie sollecitazioni sarebbero state solamente irresponsabili allarmismi e sterili polemiche e le sacrosante lamentele dei palermitani solamente fantasie popolane e strumentalizzazioni dei suoi detrattori.

Avevo chiesto e ottenuto dal mio partito di avere mani libere nel mio impegno nella giunta municipale per tentare di fare qualcosa di utile per questa nostra martoriata città. Evidentemente non ho tenuto in debita considerazione quanto siano trasversalmente forti le resistenze –come dimostrano alcune posizioni assunte dallo stesso Consiglio Comunale – , di chi al contrario le mani libere evidentemente non ha e pensava o sperava che alla fine mi sarei prestata e piegata ai giochi e al volere di palazzo.

Immagino che adesso il tentativo abbozzato dal coordinatore provinciale di screditarmi si acuirà e si cercherà in ogni modo di insinuare l’idea che le mie prese di posizione a favore della collettività siano dettate da chissà quale non certo nobile ragione. Capisco tuttavia l’iniziativa politica, ritenendola doverosa e dovuta se rapportata a un quadro di alleanze nazionali, intrapresa dal ministro Romano e, anche se quanto meno scettica, mi auguro che la coalizione di maggioranza, al di là del sindaco, riesca a ridare slancio alla propria azione a favore della città.

Personalmente però, per il rispetto che ho di me stessa e dei ruoli istituzionali che ricopro, non mi sento di poter continuare ancora a dare il mio contributo in questa amministrazione. Rassegno pertanto, nelle mani di un sindaco che rimarrà incredulo poiché incapace anche di solo concepire il ricorso a un simile atto di dignità politica, le mie irrevocabili dimissioni da assessore e vicesindaco al comune di Palermo.

Ringrazio ancora una volta il ministro Romano per la stima e l’amicizia dimostratami e del tutto ricambiata e ringrazio lo stesso PID con il quale il sindaco strumentalmente afferma di avere ottime relazioni, per avermi dato questa opportunità. Continuerò da parlamentare regionale tra le sue fila, se ancora gradita, il mio impegno a favore di Palermo e della Sicilia tutta.”


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