Alcune persone “volevano fargli danno”. Ecco come Giuseppe Capodieci, 42 anni si sarebbe approcciato, prima da solo poi con il complice Salvatore Barresi di 35 anni, ad un meccanico di Santa Panagia, nel siracusano. I due, dopo la denuncia dell’uomo, si trovano ora nel carcere di Cavadonna, arrestati con l’accusa di tentata estorsione messa in atto con modalità mafiose.
Dopo il primo tentativo, infatti, Capodieci sarebbe tornato in officina accompagnato da Salvatore Barresi lo scorso febbraio, presentandosi come “colui che comandava a Santa Panagia”. Ammontava a mille euro la cifra richiesta immediatamente per la “messa a posto”. Ma non solo. Barresi avrebbe poi chiesto all’uomo di pagare ogni mese tra i trecento e i quattrocento euro. Stando al racconto della vittima, l’uomo gli avrebbe spiegato che il denaro sarebbe servito ad aiutare alcuni affiliati detenuti.
Il meccanico si è subito recato a denunciare l’accaduto e sono partite le indagini della polizia che hanno portato, oggi, all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Catania su richiesta della Dda etnea. Per i due sono dunque scattate le manette.