PALERMO – “Sin dal 16 ottobre scorso – si legge in una nota del presidente di Liberaimpresa Giovanni Felice indirizzata al sindaco, alla Prefettura e alla Questura – si sapeva che per la realizzazione della tratta B del passante ferroviario sarebbe stato necessario l’utilizzo del Piazzale Gaspare Ambrosini, sede del mercato settimanale denominato “Viale Francia” e che sarebbe stato indispensabile individuare una sede alternativa per consentire lo svolgimento dello stesso. L’amministrazione comunale, sembrerebbe in particolar modo la parte tecnica, ha ritenuto di proseguire senza coinvolgere le categorie di rappresentanza del commercio su aree pubbliche, individuando, come sede alternativa del mercato, quella determinata con l’ordinanza sindacale numero 37 del 10 febbraio 2014. La soluzione individuata è assolutamente irricevibile per la categoria perché non tiene in alcun conto il funzionamento commerciale del mercato, i riflessi reddituali per gli operatori, il tipo di servizio offerto a consumatori e cittadini. Nell’ambito del tardivo coinvolgimento delle associazioni, abbiamo proposto di individuare come sede del mercato la seguente area e delimitazione: viale Francia nel tratto tra viale Strasburgo e via Montecarlo; piazza San Marino (in parte impegnata anche nell’ordinanza 37) e via dei Nebrodi sino all’altezza di via Svizzera. La proposta avanzata ricalca in larga parte quella che era la sede originaria del mercato, come istituito con la delibera del commissario straordinario numero 1225 del 22 aprile 1985, poi ratificata dal Consiglio Comunale con la deliberazione 105 del 2 maggio 1986. Vale la pena ricordare che il passaggio del mercato all’interno di quello che è noto come “Parcheggio Francia” doveva servire come strumento di rilancio del mercato, e l’avvio di una nuova filosofia sulla gestione dei mercati. Inutile dire che questi sono rimasti solo buoni propositi ma che nulla di quanto era stato promesso-garantito è stato mantenuto. Non ci spieghiamo le innumerevoli difficoltà sollevate alle nostre proposte, anche se ci è stato garantito un approfondimento sulle stesse. Dagli incontri effettuati nei giorni scorsi, l’amministrazione intenderebbe mantenere in vita l’ordinanza sindacale 37 in attesa di un approfondimento della nostra proposta, in caso di parere positivo degli uffici modificare la proposta di delibera in Consiglio Comunale e solo dopo l’approvazione del Consiglio Comunale procedere all’eventuale nuova dislocazione del mercato. È del tutto evidente che in tempi si protrarranno in maniera non prevedibile e che la categoria non può permettersi di sopportare il mancato funzionamento del mercato sino a data da definirsi. Per le ragioni prima esposte chiediamo la revoca dell’ordinanza sindacale e l’emissione di una ordinanza che individui l’area di mercato da noi proposta. In una assemblea degli operatori del mercato svoltasi giovedì 13 febbraio è stato deliberato lo stato d’agitazione della categoria ed è stato deciso di attuare, quale forma di protesta, a partire da martedì 18 febbraio, la realizzazione del mercato nell’area da noi proposta”.
"E' stato deliberato lo stato d’agitazione della categoria ed è stato deciso di attuare, quale forma di protesta, a partire da martedì 18 febbraio, la realizzazione del mercato nell’area da noi proposta”.
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