Tredici Messina Denaro al "non" funerale del boss: ecco chi c'era

Tredici Messina Denaro al “non” funerale del boss: ecco chi c’era

Ammessi solo gli stretti familiari del padrino

CASTELVETRANO – Di normale in questi scatti c’è solo la morte. Che non cancella il passato. Non mette una pietra tombale sulle malefatte di un boss sanguinario. Normale non è innanzitutto la famiglia che vive ore di lutto. Davanti alla cappella del cimitero di Castelvetrano, che porta il nome di don Ciccio Messina Denaro, che capomafia lo è stato prima del figlio Matteo, si radunano il fratello e le sorelle dell’ex latitante deceduto nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore a L’Aquila.

funerale

C’è il fratello Salvatore, che ha preso le redini della famiglia mafiosa, divenendo l’alter ego del latitante e che per questo è stato condannato. Lo scatto che lo immortala con la mano sul lunotto per accarezzare la bara rappresenta molto di più del solo legame familiare. Ci sono le sorelle Giovanna e Bice. La prima è la vedova di Rosario Allegra, morto da detenuto per mafia. La seconda è la moglie di Gaspare Como, che sta scontando una condanna per mafia. Al funerale partecipano i loro figli, Francesco Allegra e Stella Como, che al camposanto arriva reggendo il passo della madre.

C’è Vincenzo Panicola, che ha saldato il conto con la giustizia a differenza della moglie, Patrizia Messina Denaro, pure lei sorella del boss morto che dal carcere uscirà fra un paio di anni. Ci sono i loro figli, Vincenzo, Vito e Francesco. Ci sono Maria Guttadauro e Lorenza Guttadauro, figlie di Filippo Guttadauro, che sconta l’ergastolo bianco al 41 bis, e di Rosalia Messina Denaro che in carcere c’è finita dopo il fratello morto. Sono sorelle di Francesco Guttadauro (detenuto), mentre Lorenza è moglie di Girolamo Bellomo (ha finito di scontare la sua condanna). C’è Lorenza, la figlia di Matteo Messina Denaro, che fino allo scorso agosto portava il cognome della madre, Alagna, e che ha poi deciso di prendere il cognome del padre che l’ha concepita durante la latitanza. Ad accompagnarla il fidanzato. Nessuna cerimonia, nessuna benedizione. Sono state le ultime volontà del boss. La Chiesa in ogni caso vieta le esequie religiose ai boss scomunicati.

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