Messina Denaro, De Lucia: "Baiardo? Non parlo di un condannato" - Live Sicilia

Messina Denaro, De Lucia: “Baiardo? Non parlo di un condannato”

Il procuratore di Palermo incontra i giovani del Gonzaga

PALERMO – “C’è una grande differenza tra il mondo in cui succedono le cose e quello in cui si dice che potrebbero succedere. Io parlo del primo caso, so come è andata, conosco le indagini. Detto questo, io non parlo di un signore che è stato condannato anni fa per favoreggiamento e che circola in alcune tv.” Lo ha detto il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, rispondendo alle domande di uno studente palermitano sulle polemiche nate su presunti retroscena nella cattura del boss Matteo Messina Denaro.

“Quando sarà il momento diremo di più su Messina Denaro”

De Lucia ha partecipato a un incontro organizzato all’istituto Gonzaga sulla mafia e sull’arresto del boss. Al ragazzo che gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni dell’ex favoreggiatore dei capimafia Graviano Salvatore Baiardo, che in tv aveva annunciato settimane prima, la cattura del padrino, De Lucia ha risposto: “Che il latitante fosse malato lo si diceva. Io so quando il latitante è stato catturato, le modalità e come è andata. Al momento opportuno visto che ci sono indagini in corso, si potrà dire di più”.

“Non subiamo lezioni da chi non fa indagini”

De Lucia poi sembra togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “C’è gente che non fa indagini da dieci anni e viene a dirci come si fanno”., ha detto il magistrato rispondendo a una domanda sulle polemiche su presunti retroscena sulla cattura del boss Messina Denaro. “Questo è un paese strano: un minuto dopo l’arresto già c’erano i murmurrii (le voci, ndr). Non c’è stato neanche il tempo di festeggiare quello che è un successo per lo Stato che già erano iniziate le dietrologie”, ha aggiunto.

“Intercettazioni e carcere duro per i mafiosi sono irrinunciabili”

“Le intercettazioni e il carcere duro per i mafiosi sono irrinuciabili nella lotta ai clan”: ne è convinto il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia che ha ribadito l’importanza dei due strumenti intervenendo all’incontro con gli studenti organizzato dall’istituto scolastico Gonzaga. “L’anomalia rappresentata dalla pubblicazione di conversazioni legate alla vita privata e non rilevanti penalmente – ha aggiunto – non c’entra con il fatto che le captazioni restano indispensabili”.


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