Messina, tensione ancora alta | Il nome di Proto torna in auge - Live Sicilia

Messina, tensione ancora alta | Il nome di Proto torna in auge

Mentre la piazza assimila l'arrivo di Marra e Buonocore, si torna a parlare della cordata laziale.

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MESSINA – La temperatura in casa Messina continua ad essere alta, con l’intero ambiente ancora scosso dalla repentina rivoluzione che si è verificata nel fine settimana appena trascorso. Via Valerio Bertotto dentro Sasà Marra con Enrico Buonocore suo braccio destro, per un’operazione nostalgia in panchina chiamata a scaldare i cuori di una tifoseria rimasta spiazzata dagli ultimi avvenimenti. Questa mattina un gruppo di tifosi si sono recati al San Filippo per fermarsi a parlare con gli ex idoli, ma soprattutto per capire i motivi che hanno portato a questo repentino cambio di rotta ad una settimana dall’esordio in campionato contro il Siracusa. Già nel match di domenica sera si inizierà a vedere la prima reazione dell’ambiente.

A tenere banco è però il futuro societario, tornato clamorosamente in discussione. La pista che portava alla cordata laziale pronta ad acquistare il 30% della società sembra ormai sfumata, mentre il nome caldo delle ultime ore è quello di Franco Proto. L’imprenditore catanese fu braccio destro di Francesco Barbera nella trattativa, poi sfumata, a maggio, ma la novità è che per la prima volta la prorpietà ha aperto seriamente alla possibilità di cedere le quote di maggioranza della società. Almeno questa è la posizione partorita dall’incontro che c’è stato oggi, con Proto coadiuvato dall’ex direttore generale Lello Manfredi, mentre dall’altro c’era proprio il presidente Naale Stracuzzi, Pietro Oliveri e l’ex dg Giovanni Villari, fresco di dimissioni ma sempre legato al Messina di cui ne cura l’aspetto legale. La proposta c’è ed è concreta, la possibilità che si possa arrivare ad una fumata bianca pure, ora si attende solo la controproposta dell’attuale proprietà. Il gruppo acquirente ha dato la disponibilità a risolvere tutti i problemi riguardanti il monte debitorio pasi ad un milione e duecento mila euro.

Nessun aumento di capitale previsto, solo un corrispettivo di 500 mila euro da dare all’attuale proprietà se nei prossimi tre anni la compagine giallorossa dovesse raggiungere la cadetteria. Molti gli aspetti di cui si è parlato, non ultimo l’impegno che dovrebbe assumere un’eventuale nuova proprietà, che pronti via si ritroverebbero due tecnici sul groppone. Aspetto da valutare, ma che al momento non sembra insormontabile per il buon fine della trattiva.


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