CATANIA – Potrebbero riaprire il prossimo 16 maggio i cantieri della metropolitana. Questa è infatti la data limite per fare ripartire i lavori delle tratte in corso di realizzazione, Stesicoro-Giovanni XXIII e Borgo-Nesima, sospesi lo scorso dicembre per i problemi economici della Sigenco, la ditta del consorzio Uniter che ha vinto la gara d’appalto e che è stata costretta a rivolgersi al Tribunale per chiedere un concordato preventivo evitando così il rischio fallimento.
Nel corso della riunione di stamattina in Prefettura, è stata infatti ufficializzata la revoca nei confronti di Sigenco degli affidamenti del 26 maggio 2006 delle commesse di esecuzione dei lavori relativi alla progettazione esecutiva e realizzazione del prolungamento della rete ferroviaria Fce e la revoca della Procura a Santo Campione, nonché l’affidamento dell’esecuzione dei lavori da parte dei liquidatori del consorzio Uniter, alla società Tecnis, appartenente al medesimo consorzio, che dovrebbe riavviare i cantieri entro e non oltre il 16 maggio.
La conferma arriva dal Direttore Generale della Ferrovia Circumetnea, Filippo Orlando. “La riunione è andata bene – afferma a LivesiciliaCatania. C’è la buona volontà di tutti di superare i problemi e siamo fiduciosi di poter riavviare i lavori quanto prima, anche se occorre attendere cosa stabilirà il Giudice”. Sarà infatti la sezione fallimentare del Tribunale di Catania, cui Sigenco si è rivolta prima per ottenere un concordato preventivo in continuità e, poi, per ottenerne uno di liquidazione, a dare il bene stare all’intera operazione, anche in relazione ai circa cento lavoratori, in cassa integrazione da mesi, che dovrebbero essere assorbiti, nonché relativamente alla disponibilità dei mezzi.
“Tecnis è quella che ha presentato la migliore offerta – continua Orlando – per cui siamo in attesa. Io però rimango fiducioso – aggiunge – perché ho ricevuto una lettera del consorsio Uniter che garantisce la riapertura dei cantieri entro il 16 di questo mese. Questo, almeno, è quanto ci auguriamo”. Rimane la possibilità, però, qualora la data non fosse rispettata, che la Fce avvii le procedure per la rescissione del contratto con il consorzio che si è aggiudicato l’appalto. In questo caso, la realizzazione della metropolitana potrebbe subire un nuovo, prolungato, stop.