PALERMO – Fabrizio Micari si tiene stretta la poltrona di rettore e non vuole sentire parlare di primarie. “Quelle vanno bene per politici che hanno una struttura, gruppi sul territorio”. Voti, insomma. Mentre lui, spiega il rettore in un’intervista a Repubblica, è “stato chiamato da esterno, per coordinare una coalizione”. Il professore spera ancora di recuperare il dialogo con la sinistra, dice che Renzi gli ha detto di andare avanti e auspica una pax con Rosario Crocetta.
Ma intanto, i mal di pancia sulal sua candidatura si fanno sentire. Nel Pd e tra gli alfaniani, che ieri si sono riuniti fino a tarda sera. Il Corriere della sera racconta la travagliata giornata palermitana di Angelino Alfano alle prese con le bizze dei suoi, alcuni dei quali chiedono ora primarie, e con le tentazioni di ritorno a destra di un pezzo di partito. Nella pagina a fianco, il quotidiano di via Solferino dedica una pagina a firma di Gian Antonio Stella che paragona la disfida elettorale siciliana a un teatro dei pupi, mettendo in evidenza i talloni d’Achille dei candidati, dal conflitto d’interessi di Micari che si tiene stretta la poltrona “da cui dirige la più grande università siciliana che dà lavoro a 4.500 dipendenti (che votano)” al ritorno di Claudio Fava con i suoi 25 anni di politica sul groppone, fino al vezzo di Musumeci di far chiamare “onorevoli” i consiglieri provinciali di Catania quando presiedeva l’ente e alla variegata coalizione che lo sostiene: “Non lo scoraggiano – scrive Stella – certi compagni di viaggio sui quali, da galantuomo quale rivendica di essere, spara a zero da anni”.
Si concentra sulle elezioni siciliane anche il Fatto quotidiano, che in prima pagina richiama un articolo sulle primarie mancate del Pd nell’Isola, denunciando la violazione dello statuto. Sempre in prima, il direttore Marco Travaglio dedica il suo editoriale al patto tra la sinistra e Angelino Alfano, passando in rassegna i guai giudiziari dei big siciliani del partito con u durissimo attacco. Emblematica la chiosa dell’articolo: “Se qualcuno inorridisce già all’idea di vincere con Alfano, provi ad immaginare come sarebbe perdere con Alfano”. Sempre sul Fatto un’intervista a Claudio Fava: “Conosco Navarra da tanti anni, lo stimo, abbiamo già lavorato assieme. Proprio per questo gli ho chiesto di essere parte importante del mio progetto per la Sicilia. Quindi dico che la prospettiva delle primarie non mi interessa”, dice il deputato bersaniano, che attacca il Pd per l’alleanza con Alfano e i grillini per le disattenzioni sul tema della mafia: “Li vedo più silenti su quei temi che portano meno voti, penso alla lotta alla mafia”.
