Miccichè: "Nessuna quadra per colpa dei capricci di Musumeci" - Live Sicilia

Miccichè: “Nessuna quadra per colpa dei capricci di Musumeci”

Il presidente dell'Ars spiazza gli alleati.
CENTRODESTRA
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PALERMO – La bomba deflagra in serata. Ancora una volta il colpo di teatro lo assesta Gianfranco Miccichè. Dopo una lunga giornata di interlocuzioni, soprattutto telefoniche, accompagnate da una fuga di notizie in stile fantozziano (nel solco del celeberrimo “nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo”), il coordinatore siciliano di Forza Italia spiazza tutti. 

“La Lega e FdI ci hanno messo in una impasse, colpa dei capricci di Nello Musumeci che aveva detto di volere fare una sola legislatura e invece s’impunta sulla ricandidatura, questa paralisi del centrodestra è negativa”, dice Miccichè all’Ansa. Poi veste i panni del padre nobile del centrodestra lanciando una bordata alla coppia Meloni-Musumeci fresca di brindisi nuziale al Vinitaly.  “Li ho pregati di parlare solo di comunali, ma FdI insiste col via libera al Musumeci-bis. Ho detto che Fi è disponibile a risolvere il problema – spiega il leader azzurro – chiudiamo sul candidato a sindaco di Palermo e poi per la Regione se la vedono loro”. “Se la scelta dei candidati in Sicilia fosse stata lasciata nelle mani dei siciliani, a quest’ora avremmo già i candidati”, argomenta. 

E insiste sulla linea tanto cara a un pezzo della Lega e di Forza Italia: regionali-amministrative al pari di camere separate. Sciogliere prima il nodo Palermo, pensare in seguito a Palazzo d’Orleans. 

“I nostri leader devono capire che bisogna andare al di là dell’ambizione personale. Si mettano d’accordo, Lega e FdI dicano pure Musumeci anche se tutti sanno che perderà, ma intanto andiamo avanti col candidato a sindaco”, dice. Le dichiarazioni di Miccichè arrivano a conclusione di una giornata al cardiopalma scandita da boatos che fino a poche ore fa davano per certa l’ufficializzazione (prevista per giovedì) di Francesco Cascio alla corsa di primo cittadino. Alla fine c’è solo un enorme buco nell’acqua. “Non sono previsti altri contatti, magari ci saranno, non lo so”, aggiunge Miccichè che tradisce la promessa fatta a Licia Ronzulli: non rilasciare dichiarazione vista la delicatezza del momento. Qualcosa evidentemente dopo la due giorni azzurra a Roma è cambiata e la linea Miccichè non è poi forse così solitaria come a qualcuno (dentro al partito siciliano) piace pensare. E a microfoni spenti i malpancisti, piazzati a tutte le latitudini del mappamondo del centrodestra isolano, gongolano sotto i baffi (metaforici e non). In fin dei conti, domani è un altro giorno. 


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