Palermo, Miceli promette 60 milioni per le strade e sui rifiuti tira in ballo Musumeci - Live Sicilia

Miceli promette 60 milioni per le strade e sui rifiuti tira in ballo Musumeci

Le parole del candidato dell'area progressista
PALERMO 2022
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PALERMO “Sessanta milioni di euro per rimettere a posto le strade e i marciapiedi di tutti i quartieri di Palermo entro il prossimo quinquennio. È necessaria una terapia d’urto, non si può continuare con i rattoppi. Prendo questo impegno con i cittadini che sono giustamente stanchi di essere costretti a fare lo slalom tra buche, avvallamenti e radici degli alberi”. Lo afferma Franco Miceli, il candidato sindaco dei progressisti palermitani che commentando la notizia del ricorso del Comune di Palermo contro la Regione sull’emergenza rifiuti afferma: santo che Musumeci sia chiamato a rispondere di tutto quello che non ha fatto per risolvere la drammatica situazione dei rifiuti urbani di Palermo e, più in generale, della Sicilia”.

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Sulle strade, Miceli da detto che “gran parte del finanziamento è già disponibile – aggiunge – e da sindaco intendo bandire nel più breve tempo possibile le gare d’appalto per avviare i lavori”.

È anche mia intenzione istituire una autorità – ha annunciato il candidato sindaco – che garantisca il coordinamento degli interventi che richiedono interruzioni della viabilità. Bisogna ridurre al minimo i disagi per i palermitani, non si dovranno più vedere le strade bloccate a singhiozzo perché dopo la chiusura di un cantiere se ne apre un altro”.

Poi l’aspirante primo cittadino è tornato a parlare di rifiuto. “È importante – ha proseguito – che si possa così eviterà di aumentare la Tari. Sarebbe stato inaccettabile scaricare sui palermitani il costo dell’inettitudine del governo regionale”.

Miceli boccia infine il progetto annunciato nei giorni scorsi da Musumeci di due termovalorizzatori, uno per la Sicilia Orientale e l’altro per la Sicilia Occidentale. “Dopo cinque anni di totale inerzia – osserva – Musumeci pensa di cavarsela in zona Cesarini con una proposta tanto rozza quanto improvvisata, al solo scopo di gettare fumo negli occhi. Tra l’altro, gli vorrei far osservare che Catania e Gela sono entrambe nella Sicilia orientale”.


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