PALERMO – Erano stati colti sul fatto più volte e per loro erano già scattati i Daspo urbani, ma sono ugualmente tornati alla carica. Si tratta di due parcheggiatori abusivi particolarmente molesti ed aggressivi, segnalati nel corso delle ultime settimane alle forze dell’ordine. Entrambi sono stati sottoposti alla sorveglianza speciale, con l’obbligo di soggiorno nel Comune di Monreale per due anni.
Sono padre e figlio, “giudicati spiccatamente pericolosi per la sicurezza pubblica – spiegano dalla questura – alla luce, sia dei diversi specifici episodi di violazione amministrativa, sia della più grave commissione di reati che spaziano dalla molestia, alla minaccia, alla violenza privata, all’estorsione e al danneggiamento ritorsivo”. Insomma, avrebbero chiesto “l’obolo” agli automobilisti e di fronte ad un no, sarebbero stati disposti a minacciare o a danneggiare i mezzi, trasformando la ricerca di un semplice parcheggio in un incubo.
I poliziotti della Divisione polizia anticrimine hanno eseguito gli accertamenti sul posto, ovvero nell’area del Parcheggio degli Emiri, punto di riferimento per decine di automobilisti ogni giorno e anche dei due parcheggiatori abusivi. Intimidazioni e violenza sarebbero state all’ordine del giorno e nonostante i provvedimenti già adottati dalla polizia nei loro confronti. “Il parcheggiatore più giovane e violento – spiega la polizia – nel corso degli anni si è distinto negativamente per aver commesso una serie di reati contro la persona ed il patrimonio che hanno reso necessario il nostro intervento”.
Tra gli episodi più gravi, la tentata estorsione ai danni di un malcapitato automobilista minacciato per essersi rifiutato di pagare per la sosta. Aveva subito l’aggressione riportando ecchimosi evidenti al volto. Nel dettaglio, il posteggiatore aveva prima danneggiato il finestrino dell’auto, colpendo poi al volto la vittima, con pugni e gomitate. A ciò si erano aggiunte le minacce di morte.