Corini: "Voglio risentire il brivido del mio Palermo a San Siro"

Corini verso Modena: “Voglio risentire il brivido del mio Palermo a San Siro”

Il tecnico sui prossimi avversari: "Squadra qualitativa"
CALCIO-SERIE B
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PALERMO – Alla ricerca della quarta vittoria in trasferta consecutiva. Il Palermo di Eugenio Corini è carico di entusiasmo dopo il successo casalingo con il Sudtirol. La prossima gara lontana dalle mura amiche però si preannuncia non facile, contro una squadra che l’allenatore dei rosanero sembra aver già studiato con attenzione: “Il Modena già l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato e hanno mantenuto la stessa base – dice Corini in conferenza stampa -. Hanno solidi principi, giocano molto sulla profondità e hanno giocatori qualitativi in diversi reparti. È una squadra che ha un buon palleggio, sa attaccare e difendere bene. Sta meritando di essere dove è. Siamo consapevoli di affrontare una squadra di valore con giocatori molto bravi”.

“Non tengo fuori nessuno. Alcuni saranno più titolari di altri, ma abbiamo visto nell’ultima partita che abbiamo segnato con un subentrato. È stato importante avere cambi in mediana, speriamo nella sosta di recuperare quelli che non disponibili”, aggiunge il tecnico in merito alla sua rosa.

Una costante di questo Palermo è il dualismo sulla corsia mancina: “Aurelio e Lund stanno facendo molto bene. Entrambi quando iniziano la partita hanno dati pazzeschi. È un ruolo a cui chiedo tanto e avere due risorse così mi fa tenere alto il livello in quel ruolo. Sono due risorse molto importanti per noi”.

Esodo rosanero a Modena

L’entusiasmo della partita con il Sudtirol e, più in generale, dell’ottimo inizio dei rosa in campionato, sta portando una risposta anche tra i tifosi del Palermo. Non solo in casa allo stadio “Renzo Barbera”, ma anche in trasferta la squadra di Corini trascina i suoi sostenitori in giro per l’Italia. Sono più di 3000 i tagliandi venduti nel settore ospiti dello stadio “Braglia” di Modena: “Anche nel post gara con il Sudtirol ho detto che so bene cosa voglia dire creare la connessione squadra-pubblico. È bello ripagare con prestazioni e risultati. Col Cosenza abbiamo provato amarezza, ma uniti siamo più forti. Mi piace che lo stadio sostenga la squadra per 95 minuti, come è giusto accettare i fischi quando li riceviamo. Penso che sia un grandissimo valore, si crea un clima straordinario come negli ultimi 25 minuti della gara contro il Sudtirol”.

“Oggi dicevo ai miei giocatori che è fondamentale leggere bene quello che succede – aggiunge Corini -. Il tifoso ti spinge, ma bisogna avere un equilibrio su come orientare la partita. Non possiamo perdere equilibrio a Modena perché sono molto qualitativi, dobbiamo leggere la partita e orientare i momenti chiave”.

Alla prima a San Siro del mio Palermo ho avuto i brividi (settembre 2004 contro l’Inter, ndr) – ricorda l’allenatore dei rosa in sala stampa -. Sono questi i brividi che voglio sentire quest’anno, già l’anno scorso parlai di muro rosanero. Quando la tifoseria si riconosce nella squadra è molto bello. Questo muro rosanero sabato sarà ancora più grande per superare un avversario difficile come il Modena”. 

Lavorare sui particolari

L’equilibrio difensivo lo abbiamo tanto ricercato. Nei primi dieci minuti dopo l’uno a uno con il Sudtirol ci siamo allungati un po’ e abbiamo forzato delle giocate – spiega Corini -. È un aspetto quindi fondamentale per diventare una squadra vincente. Poi c’è anche la disponibilità degli attaccanti, come ha fatto Mancuso con una rincorsa di settanta metri. Questo sacrificio e questa volontà li apprezzo tanto, sono atteggiamenti che possono fare la differenza”.

Sull’esultanza al termine della gara contro il Sudtirol, il tecnico ammette: “Faccio un mestiere in cui devo tenere le mie emozioni per me, ma sono un uomo anche io. Ho fatto qualcosa che ho sentito dentro. Ho voluto godere insieme ai miei tifosi ed è stato bellissimo”.

“Nei momenti positivi bisogna lavorare ancora di più – prosegue l’allenatore -. Quando a livello macro le cose si indirizzino bisogna lavorare sui dettagli. Ci sono dettagli su cui lavorare, come la concretezza verso la porta avversaria. Dobbiamo diventare più efficaci per quanti palloni portiamo in area di rigore”.

Sulla linea mediana dei rosanero, aggiunge: “Ho grande stima di Gomes, a Venezia ha giocato 95 minuti da titolare. Sapevo che avendo solo un cambio in avanti avevo bisogno di cambi freschi a centrocampo. Lo ritengo in assoluto tra i titolari. Oggi a centrocampo mi sento di avere veramente dei titolari, mi sento coperto”.

“Nella difficoltà di qualche partita in ritiro o della gara di Bari vedevo qualcosa comunque. Avevamo bisogno di lasciare un segno da questo inizio di campionato. È solo un buon inizio però, c’è ancora tantissimo da fare”, ha concluso in conferenza Eugenio Corini. 


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