Morto in Canada Vito Rizzuto, | l'ultimo padrino italo-canadese - Live Sicilia

Morto in Canada Vito Rizzuto, | l’ultimo padrino italo-canadese

Vito Rizzuto

Il suo cuore ha smesso di battere a 67 anni, dopo una complicazione polmonare, all'ospedale Sacro Cuore di Montreal. Partito dalla piccola Cattolica Eraclea, all'età di otto anni, arrivò all'apice di Cosa nostra

montreal, canada
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MONTREAL – Il suo cuore ha smesso di battere, dopo una complicazione polmonare, all’età di 67 anni. Vito Rizzuto, il padrino capace di mettere le radici di Cosa Nostra in Canada è morto dopo il ricovero nell’ospedale Sacro Cuore di Montreal. Nato a Cattolica Eraclea, comune da 4000 anime in provincia di Agrigento, Rizzuto, si era trasferito in America al seguito della famiglia dopo aver compiuto otto anni. Nel giro di qualche decennio riuscì a diventare un vero e proprio patriarca della mafia, riuscendo a spodestare il padre e raggiungendo i vertici assoluti della criminalità d’esportazione.

Una carriera costruita con il sangue, le alleanze come quella con i Cuntrera-Caruana e i traffici di droga a livello globale, senza mai dimenticare la terra d’origine. Come quando emerse il suo interessamento per gli appalti del ponte sullo Stretto di Messina. La sua irresistibile ascesa venne stoppata soltanto nel 2004 con l’arresto eseguito dall’FBI. Dopo l’estradizione, nell’agosto 2006, un anno dopo un giudice americano lo condannò a 10 anni di carcere in parte scontati nel penitenziario di Ray Brook nello stato del Colorado. La libertà l’aveva riassaporata negli ultimi mesi del 2012. A Rizzuto venne contestato il reato di estorsione legato all’omicidio di tre membri appartenenti alla gang rivale italo-americana dei Bonanno.

La famiglia dei Rizzuto venne decapitata qualche mese dopo la condanna del patriarca grazie all’operazione “Colosseo” che, sostanzialmente segnò l’inizio di una violenta guerra per l’ascesa di nuovi gruppi criminali da sempre in una posizione di secondo piano a causa dell’incontrastata presenza della famiglia di Cosa nostra. A pagare con il sangue furono anche i familiari di don Vito: il 28 dicembre 2009 toccò al figlio, Nick Rizzuto, mentre nel 2010 fu la volta dell’anziano padre 86enne Nicola. La guerra di mafia in Canada è tutt’ora in corso e dal 2010 si sono registrati quasi 40 omicidi. L’ultimo è quello di Roger Valiquette, ucciso soltanto quattro giorni fa nella città di Laval. Per gli inquirenti, proprio la liberazione di Rizzuto, avrebbe prepotentemente riacceso la miccia per la riconquista di Montreal.

Nel maggio 2013 la mafia canadese sbarca a Palermo: i corpi di due uomini canadesi, Juan Roman Fernandez e Fernando Pimentel, vennero trovati carbonizzati nelle campagne di Casteldaccia, alle porte di Palermo. Due referenti di primo piano arrivati direttamente in Sicilia presumibilmente per stabilire un nuovo canale di collegamento.


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