Movida, blitz della Procura| Sequestri a tappeto nei pub - Live Sicilia

Movida, blitz della Procura| Sequestri a tappeto nei pub

Sequestrata la strumentazione acustica di otto pub di una delle vie più popolate nella notte palermitana.

Palermo - via candelai
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PALERMO – Musica a “palla” fino all’alba e residenti esasperati. Per arginare la movida selvaggia ieri sera la Procura ha organizzato un blitz in via Candelai. Gli uomini di un nucleo di polizia giudiziaria appositamente creato dal procuratore aggiunto Dino Petralia hanno passato al setaccio tutti i locali. Risultato: sequestrata la strumentazione acustica di buona parte – otto in tutto – dei pub di una delle vie più popolate nella notte palermitana.

È la prima volta che avviene una simile operazione su iniziativa della magistratura. Il procuratore Petralia e il sostituto Enrico Bologna da gennaio coordinano un nucleo composto dai poliziotti della Sezione amministrativa e sociale della Questura e dai vigili del Servizio controllo attività produttive. Spetta a loro controllare che i locali lavorino nel rispetto delle regole e rispettino l’articolo 659 del codice penale: disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Già, il riposo divenutoimpossibile per 130 residenti delle zone più frequentava da giovani e meno giovani che hanno presentato un esposto tramite l’avvocato Carlo Pezzino Rao.

“Abbiamo fatto un intervento limitato, sequestrando gli impianti di diffusione della musica di diversi locali. Non escludiamo di intervenire in altre zone. E’ opportuno invece cominciare a capire che non esistono solo i diritti, ma anche i doveri”. Così il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha commentato il blitz della scorsa notte in via dei Candelai, nel centro storico di Palermo, dove, su input dei Pm, la polizia giudiziaria ha sequestrato gli impianti stereo di diversi pub della movida. Il blitz è seguito alle denunce dei cittadini che lamentavano musica ad alto volume fino all’alba. Denunciati i proprietari dei locali per disturbo della quiete pubblica. “Il rispetto della legalità – ha spiegato il procuratore – comincia anche dalle cose apparentemente piccole che, per altro, in questo caso piccole non sono perché riguardano molti cittadini”. “La movida esiste in ogni città ed è regolamentata – ha concluso -. Non si capisce perché qui le regole, che pure ci sono, non debbano essere rispettate”.

Sono otto i locali ai cui la procura di Palermo ha sequestrato l’attrezzatura per la diffusione della musica: Chupitos, Club Energy, Mentelocale, Kalakala, All Night Life, Garage Pun Snack, Din Chiciotte e Pub Glamour 99. Poliziotti e vigili urbani, in esecuzione di un provvedimento cautelare d’urgenza, emesso dal Procuratore Aggiunto, Dino Petralia, hanno eseguito il sequestro amministrativo e penale di 55 strumenti tra computer, microfoni, mixer, tv, casse acustiche, telecomandi, centraline, consolle, lettori cd, amplificatori e pen drive. Nel corso dell’intervento, svolto dai poliziotti della divisione di Polizia amministrativa e sociale della Questura di Palermo e dai vigili urbani del Servizio controllo attività produttive e patrimonio, si è accertato che le violazioni hanno riguardato anche l’occupazione abusiva del suolo pubblico (tavolini e sedie) a tal punto, in alcuni casi, da impedire ai residenti l’accesso fisico alle abitazioni. Per questo motivo, i titolari di quattro esercizi pubblici, sanzionati amministrativamente e penalmente, per occupazione abusiva di suolo pubblico, hanno immediatamente liberato la strada. Si è proceduto, d’iniziativa, a chiudere un esercizio destinato alla vendita di panini ma che della somministrazione di cibi e bevande aveva soltanto la parvenza. Tale attività era svolta in maniera totalmente abusiva. Le sanzioni comminate per gli illeciti amministrativi riscontrati sfiorano i ventimila euro.

Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, esprimono “apprezzamento per l’attività della Procura della Repubblica e delle forze dell’ordine, in particolare, per l’operazione condotta la notte scorsa in via Candelai”. Orlando e Marano ricordano che “l’amministrazione comunale ha costantemente informato la Procura della Repubblica di tutte le iniziative adottate dalla Giunta volte a contrastare, nel caso in cui si verificano, la trasformazione delle attività commerciali di intrattenimento, in illecite attività di controllo del territorio”.

 


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