CATANIA. Sono 5 gli anni di condanna inflitti in primo grado dal gup di Catania Carlo Umberto Cannella a Nikita Gromokov, il 26enne di origini russe imputato per l’omicidio preterintenzionale di Giovanni Leonardi. Il 61enne acese era deceduto all’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale, nel giugno dello scorso anno, in seguito ad un arresto cardiocircolatorio, dopo aver subito un’aggressione dal giovane imputato.
Alla base del pestaggio la convinzione del 26enne che la vittima fosse l’autore del furto del portafoglio della propria compagna. Il pubblico ministero Santo Distefano, titolare delle indagini, aveva chiesto una condanna a 14 anni, ridotta a 9 per la scelta del rito abbreviato. L’accusa aveva infatti contestato anche l’aggravante dei futili motivi, escludendo la concessione delle attenuanti generiche per l’efferatezza dell’azione. Le immagini del sistema di videosorveglianza dell’area avevano immortalato l’accanimento dell’imputato nei confronti del 61enne, nonostante fosse ormai a terra inerme.
Non così per il gup, che ha escluso l’aggravante ed ha concesso le attenuanti generiche. Infine il giudice ha disposto l’immediata remissione in libertà di Nikita Gromokov, nonostante i difensori Maurizio Veneziano e Gregorio Calarco non avessero ancora presentato istanza di scarcerazione. Il pubblico ministero ha proposto appello contro il provvedimento.