L'inchiesta sull'Ast, le telefonate intercettate di Musumeci - Live Sicilia

Musumeci e i bus per Ambelia: ‘Consenso politico a spese di Ast’

Il delicato capitolo dell'inchiesta: "Le richieste del presidente della Regione"

PALERMO – “Le richieste del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci”. Si intitola così un delicato capitolo dell’informativa dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Si tratta dell’ossatura su cui si è basata l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato, nei giorni scorsi, su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e del sostituto Andrea Fusco, agli arresti domiciliari l’ormai ex direttore generale dell’Ast Andrea Ugo Fiduccia e alla interdizione per una serie di dirigenti.

Le ingerenze della politica

La politica non si sarebbe limitata alle “ingerenze nelle procedure di assunzione, progressioni di carriera, trasferimenti”. I nomi di Musumeci e del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché sono saltati fuori nelle conversazioni di alcuni indagati. Entrambi si sono detti pronti a denunciare tutto e tutti per difendere la loro onorabilità e smentire le falsità dette sul loro conto.

Nel corso delle indagini è emerso anche, annotano gli investigatori, che il presidente della Regione Nello Musumeci “abbia chiesto ai vertici aziendali di Ast di espletare dei servizi di trasporto occasionali, senza prevedere, però, la relativa remunerazione”.

I cavalli di Ambelia

È il caso della manifestazione “Fiera mediterranea del Cavallo”, un evento che la Regione organizza ogni anno ad Ambelia, la località nel comune di Militello Val di Catania dove è nato Musumeci. È un pallino di del governatore, che ha fortemente voluto la kermesse internazionale, finanziata con i soldi della Regione, credendo nel suo positivo impatto economico e turistico.

Musumeci ha chiesto al presidente dell’Ast Gaetano Tafuri (anche lui ormai è un ex) di mettere a disposizione dei mezzi con il relativo personale per effettuare un servizio navetta da Scordia ad Ambelia. Potrebbe essere stato modo per garantire servizi e contenere le spese, scegliendo una società regionale, ma i finanzieri la pensano in maniera diversa.

La telefonata Tafuri-Musumeci

Il telefono di Tafuri era sotto intercettazione ed è stata registrata anche la telefonata in entrata dell’1 febbraio 2020. A chiamare è Musumeci. Tafuri domanda: “… hai bisogno suppongo quindi di un servizio che faccio cosa? Aeroporto Catania destinazio…”.

Musumeci lo interrompe, dicendo che Scordia è già servita dalla compagnia privata Sais. Dunque “il problema è da Scordia ad Ambelia sono 3 km… ma sono 3 km privi di servizi quindi ci vogliono 5 pullman per il venerdì, 5 per il sabato e 10 per la domenica”.

Musumeci precisa che non per forza deve essere la sola Ast a fornire i mezzi, ma possono chiederli anche ad altre aziende. Il presidente dell’Ast lo informa che “proprio per cercare di venire incontro a queste esigenze della Regione, abbiamo pensato con il direttore, già deliberato in Cda la scorsa settimana, di chiedere autorizzazione alla Regione di avere per 15 autobus, 16 autobus, sono quelli migliori che abbiamo di gran turismo, l’autorizzazione al noleggio con conducente”.

Il governatore suggerisce che è meglio farlo per ogni singola iniziativa perché altrimenti altri potrebbero chiedere ad Ast tale servizio. Tafuri risponde che l’Ast non si metterà sul mercato per il noleggio del conducente. Allora, secondo Musumeci, devono chiedere l’autorizzazione speciale con la clausola che gli autobus possono essere utilizzati solo per iniziative promosse o organizzate dalla Regione.

“Non possiamo vivere sul chi va là”

Tafuri informa Fiduccia della richiesta del presidente. Lui stesso sembra avere delle perplessità: “Gli ho detto noi non possiamo vivere sul chi va là che poi cerchiamo sempre questa… servizi straordinari che poi tanto straordinari, se sono ripetuti, non sono”. Dunque per stessa ammissione di Tafuri, concludono gli investigatori, le richieste di servizi straordinari provenienti dal governo regionale non sono occasionali.

I messaggi WhatsApp

Agli atti dell’inchiesta ci sono anche dei messaggi WhatsApp. Tafuri scrive a Musumeci: “Ciao per Ambelia ok. Ho parlato col direttore e abbiamo trovato come fare”. Ed ancora: “Ciao Nello per Ambelia siamo ok Oggi ritiriamo l’ultima autorizzazione ed abbiamo già individuato percorsi, bus e autisti. “Ottimo ti ringrazio presidente, buon pomeriggio”, risponde Musumeci.

Il 23 settembre il dirigente generale del dipartimento delle Attività produttive Carmelo Frittitta scrive una nota al presidente, al direttore generale dell’Ast e per conoscenza al governatore. La missiva è stata sequestrata nel corso delle indagini. Si chiede di organizzare un servizio di bus navetta, con tre pullman da 50 posti ciascuno e per tre giorni.

Consenso politico”

La Regione organizza l’evento e si affida per un servizio ad una società in house. Tutto normale? Gli investigatori hanno un diverso punto di vista. Ecco cosa c’è scritto nell’atto di accusa della finanza: “….è evidente come la dirigenza aziendale di Ast sia a disposizione del governo regionale, in primis del governatore Musumeci Nello, nell’ambito di alcune iniziative che da un lato accrescono il consenso politico di quest’ultimo (si fa riferimento anche alla iniziativa contro il caro biglietti per gli studenti siciliani nel Nord Italia già raccontata da Livesicilia), dall’altro aggravano la già precaria situazione economica finanziaria dell’Ast“.

La finanza chiude il capitolo chiedendo alla Procura di valutare la sussistenza di condotte penalmente rilevanti.


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