Musumeci: "Io idealmente a Pontida | Il mio un movimento autonomista" - Live Sicilia

Musumeci: “Io idealmente a Pontida | Il mio un movimento autonomista”

Il governatore a un evento dei giovani di Diventerà Bellissima: "Avrei contestato, insieme alla Lega, una maggioranza che non rispecchia l'Italia".

CATANIA – “Pontida? Ero idealmente lì”. Musumeci incontra i giovani del suo movimento, in occasione di un’iniziativa organizzata a Catania. Un’occasione buona per fare il punto sulla rotta che il vascello di “Diventerà Bellissima” dovrà intraprendere. Numerose le mine da schivare a partire dalla sua assenza al raduno leghista di Pontida alla quale ha fatto da contraltare un posto in prima fila alla convention dell’Udc. Ai cronisti Musumeci risponde in modo metto. “Non è stata una scelta, quando si può coniugo gli impegni di agenda”, spiega negando di non essere stato invitato dal Capitano.

“Non funziona per invito”, dice. “Idealmente ero lì a contestare da uomo di centrodestra un governo che non tiene conto degli umori della piazza: l’Italia è maggioranza morale con il centrodestra tra la gente, non lo è purtroppo nella maggioranza di governo”, ruggisce. Ma lo scontro con l’esecutivo giallorosso finisce qui e lascia il posto al fair play dell’uomo delle istituzioni. “Cancelleri viceministro? Auguri di buon lavoro: può essere una buona opportunità per la Sicilia”, dice.

Lo stesso sull’esecutivo nazionale: “I governi non si giudicano alla partenza, ma alla scadenza”, sottolinea. Il presidente dribbla anche le invettive di Claudio Fava sulla maggioranza ballerina e poco solida. “Il mio governo non ha mai avuto una maggioranza, esiste una coalizione di governo che non ha una maggioranza e non mi risulta che sia traballante: sarebbe facile avere una maggioranza, ma il mercato delle vacche grasse non mi appartiene”, dice addebitando alla legge elettorale la colpa di non consentire la possibilità di avere una maggioranza solida. E sull’ipotesi di un cantiere Pd-M5S in Sicilia, Musumeci dice la sua. “Guardo con rispetto ai cantieri che si aprono, io mi occupo di altri cantieri non quelli dei partiti, ma quelli che fanno lavorare le persone”, dice.

Un Musumeci di governo, ma anche di lotta che rispolvera un vecchio slogan missino quando i cronisti gli fanno notare il successo dell’iniziativa in termini di presenze giovani. “Noi offriamo idee per le quali lottare: c’è chi offre droga per morire”, dice. Sulla collocazione di Diventerà Bellissima la strada tracciata da Musumeci è quella di “un movimento autonomista che si colloca nell’area del centrodestra e che vuole esercitare un’azione di stimolo verso i governi nazionali di tutti i colori”, spiega e assicura di non avere mai parlato di “un patto federativo con la Lega”. Il ruolo che il Movimento si è ritagliato è un po’ quello di ago della bilancia in Sicilia. “Io ho sempre detto che noi siamo felici di fare vincere il centrodestra in un’area dove obiettivamente i grillini hanno occupato spazi che prima appartenevano al centrodestra: è venuta meno la caratteristica di meridionalità che aveva contraddistinto le forze storiche e politiche della coalizione”, chiarisce Musumeci che indica come prioritario il lavoro di governo, della semina. Ma chi raccoglierà questi frutti? Su un possibile bis, il presidente è cauto. “Non dipende da me, ma da quello che sapremo fare: pensare di essere già candidati per la prossima legislatura sarebbe arrogante”.


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