Prima riunione di giunta a Palazzo d’Orleans, convocata al presidente della Regione Nello Musumeci. L’inizio è previsto alle 15.
Gli assessori arrivano alla spicciolata in piazza Indipendenza, accolti da una folla di giornalisti, fotogarfi e cameraman. Tra i primi ad arrivare sono stati Vittorio Sgarbi e Vincenzo Figuccia. Il nuovo assessore ai Beni culturali Sgarbi è uno dei più inseguiti dai cronisti. Lui si concede volentieri parlando di un suo vecchio cavallo di battaglia, la guerra alle pale: “Abbatteremo le pale eoliche che non funzionano. A spese di quelli che hanno truffato. E Carlo Rubbia sarà il commissario delegato”. Le idde non mancano: “Creerò un commissario per le Arti del Mediterraneo – aggiunge il critico – un’autorità della bellezza che affiderò a un grande nome del calibro di Renzo Piano”.
Vincenzo Figuccia parla da neoassessore all’Energia: “Termovalorizzatori? Ne abbiamo parlato – risponde ai cronisti -. Sono scelte che faremo insieme al presidente Musumeci”. Poi arrivano Toto Cordaro, neo assessore al Territorio, che parla delle emergenze da affrontare. E Roberto Lagalla, per il quale è la seconda volta da assessore: “Dobbiamo creare un unicum tra formazione e istruzione per tendere al risultato, il massimo incremento dell’occupazione giovanile”, dice l’ex rettore entrando a Palazzo d’Orleans .
Vittorio Sgarbi ha lasciato il palazzo prima della giunta, perché aveva un aereo da prendere, spiega Nello Musumeci quando la sua squadra prende posto in Sala Alessi.
“Questa giunta di governo ha deciso di avere un profilo basso nella comunicazione – dice il presidente della Regione -. Il momento è drammatico e parlare di tutto è come parlare di niente. Spero che i siciliani apprezzeranno. Dateci il tempo di avviare questa macchina e poi vi sorprenderemo” .
Alla sua destra siede il vice Gaetano Armao. Vicino c’è Lagalla. I tre di Forza Italia, Falcone, Bandiera e Grasso, siedono accanto, vicini a Ruggero Razza. Dall’altra parte Cordaro, le matricole Pappalardo, che si concede un selfie con due sostenitori, e Ippolito. Con loro c’è anche un emozionato Figuccia. Più a suo agio sembra il veterano Mimmo Turano. Musumeci ringrazia la stampa e saluta. I giornalisti lasciano la sala e comincia l’avventura del nuovo governo.