Mutuo milionario per le Terme |Così si salva il "tesoro" di Acireale - Live Sicilia

Mutuo milionario per le Terme |Così si salva il “tesoro” di Acireale

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha illustrato l’articolo della Legge regionale studiato proprio per salvare i complessi termali di Sciacca e Acireale.

il complesso termale
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CATANIA – Potrebbe essere la svolta per il recupero di una delle più importanti – e un tempo – frequentate, strutture termali. Ma anche per non perdere patrimonio e storia collettiva e per rilanciare il turismo settoriale in tutta la Sicilia. Il condizionale resta d’obbligo, ma la concreta possibilità di recuperare le Terme di Acireale, fondate nel 1873 e chiuse da anni, evitando che l’azione dell’incuria e dei vandali continui a farne scempio, ora sembra reale. Lo ha confermato l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, che ha illustrato l’articolo della Legge regionale studiato proprio per salvare i complessi termali di Sciacca e Acireale, in occasione di un incontro nella Città dei campanili, alla presenza del deputato regionale, Nicola D’Agostino e del sindaco Roberto Barbagallo.

“La città vuole le terme e vuole che siano volano di rilancio turistico – ha evidenziato D’Agostino in apertura dei lavori. La legge – ha aggiunto – è semplice ma occorre organizzarsi e predisporre tutto per il meglio. Per questo abbiamo invitato l’assessore Baccei, per poter andare avanti assieme” – ha continuato il deputato di Sicilia futura. Secondo la norma regionale, il proprietario del complesso – suddiviso nel Grand Hotel Excelsior e nel Polifunzionale – tornerà la Regione che, grazie al mutuo concesso dalla Cassa depositi e prestiti, potrà garantire per la Spa oggi in liquidazione, il pagamento dei debiti milionari. Una volta risanate, le Terme saranno affidare al Comune che potrà darle in gestione dopo aver predisposto apposita gara d’appalto.

Come ha poi spiegato nel dettaglio l’assessore Baccei secondo cui “le terme rappresentano un volano per il turismo e, in particolare, per quello di qualità, uno dei settori prioritari sui quali puntare”. “All’inizio – ha raccontato – ci siamo invischiati anche noi in una situazione complicata perché alcuni beni erano di proprietà dell’azienda e altri regionali, in usufrutto alla SPA. Abbiamo scelto la soluzione più semplice – ha precisato – cioè riportate tutti i beni in carico alla Regione”, che dovrebbe entrarne in possesso dopo aver partecipato a un bando pubblico, consentendo all’azienda di portare a termine la transazione con i creditori, con il ricavato.

“Gli altri beni, una volta che i creditori saranno stati liquidati – ha aggiunto Baccei – tornerebbero alla Regione che, in piena proprietà, potrà “girare” la gestione al Comune che a sua volta, per un certo numero di anni, potrà darla in gestione a terzi”. Lo stesso è già stato avviato a Sciacca dove, però, i lavori sono avanzati e si sta già procedendo alla stipula del mutuo con la Cassa depositi e prestiti. Su Acireale si è partiti solo adesso: i due beni, il Grand hotel e il polifunzionale sono stati entrambi periziati, prima dal tribunale, nel 2009, e poi da perizia di parte. Secondo quest’ultima, effettuata nel 2015, i due beni varrebbero, da valore di mercato, 18 milioni e 7,5 milioni.

“Abbiamo mandato le stime alla Cassa depositi e prestiti – ha evidenziato l’assessore – e poi si potrà procedere con il bando di vendita. In parallelo, si può iniziare a lavorare sul bando per la sub concessione da parte del Comuni agli eventuali imprenditori. È una scelta per responsabilizzare i comuni e i territori”. Occorre però fare in fretta, per ottimizzare i tempi. L’assessore non esclude che, una volta che il Comune avrà sub – concesso il complesso o parte di questo, non possa compartecipare alla spesa sostenuta dalla Regione.

“Quello di oggi è un momento atteso da più venti anni – ha commentato il sindaco Barbagallo. Lo abbiamo raggiunto grazie al parlamento regionale, che ha dato ai Comuni l’opportunità di scommettersi. Per noi – ha aggiunto – rappresenta una grande responsabilità ma anche un’opportunità unica che noi non vogliamo perdere. Per questo, abbiamo contattato tecnici avvocati e imprenditori e abbiamo intenzione di creare un pool di tecnici ed esperti per la scrittura del bando”.

 


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