Nel feudo di Firrarello |spadroneggia Alfano - Live Sicilia

Nel feudo di Firrarello |spadroneggia Alfano

Da Bronte a Belpasso passando per Adrano, Biancavilla e Paternò: ecco come cambia la geografia politica del centrodestra dopo lo scisma del Pdl.

Fibrillazioni Pdl
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CATANIA. Le grandi manovre all’interno di quello che sino a ieri era il grande calderone del Pdl, sono già scattate. Lo scisma Cavaliere/Alfano, adesso, si propaga a cascata in seno a quelle che saranno le scelte quasi obbligate di amministratori e consiglieri. Si deve decidere con chi stare: o da una parte o dall’altra della barricata. E chi ancora tentenna rischia di restare fuori da un possibile posto al sole. Tra i comuni della fascia pedemontana, i due schieramenti appaiono quasi del tutto delineati.

ADRANO. Qui il capo dell’amministrazione è proprio un esponente del Pdl. Pippo Ferrante è vicino all’ex senatore Firrarello: ergo, al Nuovo Centro Destra. Lo stesso discorso vale anche per il capogruppo in consiglio, Giovanni Ricca. Lo scenario più che ipotizzabile è che, a breve, potrebbe essere annunciata la creazione di un unico gruppo consiliare capace di abbracciare l’attuale compagine pidiellina composta dal presidente dell’assise Branchina e dal consigliere Caltabiano (oltre che dallo stesso Ricca) assieme ai quattro consiglieri eletti nelle due liste civiche del sindaco Ferrante: Maccarrone, Di Primo, Del Campo e Santangelo. Punto interrogativo su Politi (Pdl), vicino al deputato regionale Falcone. Di certo, c’è molto fermento e da qui a qualche giorno la geografia politica del centrodestra adranita sarà ben definita.

BELPASSO. Sono tre i consiglieri del Pdl che si avviano ad aderire al gruppo di Angelino Alfano: Nino Prezzavento, Antonino Lo Castro e Moreno Pecorino. I tre consiglieri fanno parte del gruppo di riferimento dell’ex primo cittadino Alfio Papale, che seguirà anch’egli la strada già intrapresa da Giuseppe Castiglione e Pino Firrarello. Per la cronaca, in consiglio siede anche un esponente di Fratelli d’Italia (eletto alle recenti amministrative in una lista civica): si tratta di Giuseppe Tomasello.

BIANCAVILLA. C’è da rendere conto di parecchio movimento tra le forze che, in assise, costituiscono la minoranza di centrodestra. Il gruppo di riferimento dell’ex candidato sindaco e responsabile provinciale di Giovane Italia, Antonio Bonanno ed i due consiglieri Mursia e Sapia, rimangono fedeli al deputato regionale Salvo Pogliese (che ha sposato la causa di Berlusconi): tuttavia, si guarda anche con molto interesse ed attenzione a quello che accadrà alla destra di Forza Italia. In questo gruppo potrebbe (condizionale assolutamente d’obbligo) far parte anche Portale. Con Nino D’Asero ci sono, invece, i consiglieri Vasta e Amato. In consiglio c’è anche Cantarella esponente di Fratelli d’Italia.

BRONTE. Quasi superfluo spiegare come, nella terra del pistacchio, la corrente di Alfano faccia mambassa di consensi. L’attuale sindaco del comune pedemontano, Pino Firrarello, è del resto uno dei fautori del sostegno all’ex braccio destro di Berlusconi. In assise, sono in tutto nove i consiglieri eletti tra le fila del Pdl: e tutti e nove, finiranno con l’aderire al Nuovo Centro Destra “anche se dobbiamo ancora riunirci per parlarne”, tengono a chiarire. Difficile, tuttavia, che vi saranno colpi di scena: ed allora, i consiglieri Nunzio Saitta, Thomas Cuzzumbo, Rosario Lanzafame, Massimo Castiglione, Angelica Prestianni, Alfio Paparo, Maurizio Fichera, Giancarlo Luca e Salvatore Gullotta da qui a breve annunceranno ufficialmente l’adesione al progetto di Angelino Alfano. Va detto, che altri due consiglieri comunali potrebbero decidere di rimpolpare il già nutrito stuolo dei nove esponenti ormai ex del Pdl.

PATERNO’. Sono quattro i consiglieri comunali che, sino a ieri, facevano parte del Pdl. Ci si dividerà due per parte. Il capogruppo Marco Tripoli e Pietro Cirino, vicini al senatore Salvo Torrisi, andranno a costituire – sulla carta – il Nuovo Centro Destra. Ezio Mannino (legato a Salvo Pogliese), invece, andrebbe ad aderire a Forza Italia. Con lui dovrebbe esservi pure Francesco Rinina: vicino a Marco Falcone ma, di recente, resosi indipendente e che non ha mai celato di guardare con interesse anche alle posizioni di Fratelli d’Italia partito di riferimento dell’ex ministro paternese Ignazio La Russa.


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