Nelli Scilabra è a Palazzo d'Orleans | Sarà la segretaria di Crocetta - Live Sicilia

Nelli Scilabra è a Palazzo d’Orleans | Sarà la segretaria di Crocetta

L'ex assessore alla Formazione non ha ancora formalmente accettato. Ma il sì pare quasi certo. Resta da sciogliere il nodo relativo al decreto "anticorruzione", che vieta agli ex componenti della giunta gli incarichi dirigenziali.

PALERMO – Dal suo entourage assicurano che ancora non c’è nulla di fatto. Ma “di fatto”, Nelli Scilabra ha accettato l’incarico di capo della segreteria particolare, proposto dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Un incarico non sottoscritto ancora da un punto di vista formale. Ma solo per motivi di natura tecnica. A frapporsi tra il “sì” pronunciato al governatore e quello da mettere “nero su bianco” sul contratto, è il cosiddetto “decreto anticorruzione”, come ha spiegato LiveSicilia già lo scorso 6 novembre.

L’ex assessore, però, proprio in questi minuti è a Palazzo d’Orleans, dove gli assessori attendono inizi una giunta di governo. Verosimilmente, Nelli Scilabra è lì per formalizzare il suo sì. E soprattutto per avere qualche chiarimento sulla “forma” (che in questo caso è, quantomai, sostanza).

Molto dubbia, infatti, era già apparsa la nomina di Mariella Lo Bello a capo dell’ufficio di staff. Un ruolo che ha natura dirigenziale, e che per questo motivo non sarebbe conferibile, stando al dl 39 del 2013 (il decreto “anticorruzione” appunto), a chi ha fatto parte della giunta negli ultimi due anni. Il problema si riproporrebbe quindi anche per Nelli Scilabra. Anche se a Palazzo d’Orleans avrebbero già pensato agli escamotage: un contratto formalmente da funzionario, con mansioni da dirigente. O una tipologia di contratto “atipica”, simile a quello che aveva consentito, ad esempio all’ex capo della segreteria tecnica Stefano Polizzotto di evitare la sospensione dall’albo. Resta da chiarire, in questo caso, gli effetti economici sulla nomina. Il contratto da funzionario, infatti, è di gran lunga meno remunerativo di quello normalmente attribuito per la carica di segretario particolare, cioè il contratto da dirigente.

Una cosa è certa: il ruolo di capo della segreteria particolare, tra tutti quelli di vertice negli uffici di staff, è l’unico a non richiedere la laurea. Sfuma così l’altra proposta sul tavolo. Anche in questo caso, infatti, la laurea ha condizionato la scelta. Crocetta avrebbe proposto alla Scilabra la guida dello Sprint, lo sportello regionale per l’internazionalizzazione che fa capo all’assessorato Attività produttive. Anche in questo caso, serviva la laurea per ricoprire quello che è, a tutti gli effetti, un ruolo da dirigente. Da lì passò Michela Stancheris, che conobbe un destino parallelo e opposto a quello di Nelli Scilabra. La giovane bergamasca, infatti, compì il “salto in alto” dalla segreteria del governatore alla giunta. Un salto replicato recentemente da Mariella Lo Bello. Che però ha vissuto una storia diversa, percorrendo, come, e si trovasse su un ascensore impazzito, più volte il tragitto che porta dagli uffici di staff al governo: dall’assessorato al Territorio alla segreteria particolare e da lì, all’assessorato alla Formazione.

Quello che fu di Nelli Scilabra. Travolta dal ciclone del flop day e dalle faide interne al Partito democratico. “Non abbandoneremo Nelli”, aveva assicurato qualche giorno fa Crocetta, ribadendo che la giovane studentessa sarebbe stata “parte integrante del nuovo governo. Non si muoverà dalla Sicilia – ha detto in quell’occasione Crocetta – lei ama troppo lo Scirocco”. E il vento del Sud la sta riportando dentro Palazzo d’Orleans. L’assessore-studentessa è pronta a vestire anche i panni della segretaria del presidente.


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