Torrisi battezza Catania Futura |"Organizzati in tutti i Comuni" - Live Sicilia

Torrisi battezza Catania Futura |”Organizzati in tutti i Comuni”

Rimpasto in Giunta, ruolo in Consiglio comunale, collaborazione con Acireale e obiettivi "molto ambiziosi". Il progetto dell'ex assessore regionale inizia a fare paura.

il nuovo gruppo
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CATANIA – Se ne parla già da un po’. Anche se le “presentazioni ufficiali” ancora non sono state fatte. Ma il tempo dell’attesa è finito. Tra qualche ora, infatti, si terrà la prima uscita del gruppo consiliare di Catania Futura, in una segreteria tirata a lucido che promette di diventare il quartier generale di un nuovo modo di intendere la politica ma, soprattutto, di praticarla e di metterla a disposizione della città e dei suoi abitanti.

Un progetto, quello di Catania Futura, di cui ci parla una delle personalità che lo ha ispirato, Nico Torrisi, ex assessore alle infrastrutture del governo Crocetta, che insieme al deputato Nicola D’Agostino ha deciso di portare avanti un’idea che ha già richiamato l’attenzione di parecchie persone, Un progetto serio, che vuole diventare motore di un modo di intendere la politica a servizio della gente, al fianco di un sindaco che sta tentando di fare risalire la china alla città.

E che non si limita all’oggi ma guarda lontano. Sempre con spirito di sostegno e collaborazione con Enzo Bianco, di cui il neonato gruppo rimane sostenitore, come sottolinea lo stesso Torrisi. “Siamo a disposizione per continuare a lavorare per Catania – afferma. Non sarà una conferenza stampa canonica – assicura l’ex assessore regionale – ma un’occasione per accogliere nella nostra nuova casa gli amici, i simpatizzanti e tutti quelli che hanno voglia di lavorare per rendere Catania la città che merita di essere”.

L’impressione che si ha è che oggi venga presentato molto di più di un gruppo consiliare. E’ corretto?

Oggi preseniamo il gruppo in Consiglio comunale e il nostro progetto politico che nasce dalla voglia di fare qualcosa di utile e concreto Catania e che, fortunatamente, sta riscuotendo già grande interesse, non soltanto in quello che è lo stretto cerchio della politica.

Un movimento politico che è già catalizzatore di interesse, dunque?

Sì, c’è interesse da parte di chi ha qualcosa da dire, non ha trovato un canale per farlo o è rimasto insoddisfatto da quelli scelti in precedenza. E sono tanti.

Se dovesse usare tre parole per descrivere quello che Catania Futura vuole essere, quali sceglierebbe?

Beh, la prima è collaborazione, perché siamo e rimarremo parte integrante della squadra che sostiene il sindaco Bianco e il suo programma, nei confronti del quale abbiamo sempre nutrito fiducia. Abbiamo voglia di fare e di metterci al servizio della nostra città che ha fatto dei passi avanti ma che ancora deve farne. La seconda parola è lungimiranza, concetto che abbiamo voluto esprimere nel nome del movimento, che è proprio Catania Futura, che vuole, affiancando oggi l’amministrazione, immaginare già da subito un percorso di crescita che possa poi portare a una proposta di amministrazione in futuro. Infine proposta, nel senso che abbiamo tante idee nostre da mettere a disposizione dell’amministrazione e di Catania e lo faremo attraverso gli strumenti che lo stesso sindaco vorrà fornirci per realizzarle.

Qualcuno potrebbe interpretare questa frase come la richiesta di un posto in Giunta, all’interno della quale non siete presenti. Spingerete per il rimpasto, nonostante quanto dichiarato dal sindaco?

Non abbiamo fatto alcuna richiesta di rimpasto né la facciamo ora. L’esperienza dell’amministrazione Bianco va sostenuta e non stiamo chiedendo nessun posto nella giunta comunale, né faremo alcuna pressione sul sindaco perché abbiamo piena fiducia in quelle che saranno le sue scelte. Siamo convinti che se e quando vorrà rivedere qualcosa, saprà fare le giuste considerazioni.

Quanto, dell’esperienza da ex assessore regionale, sta portando in questo progetto?

La mia esperienza semestrale come amministratore è stata legata alla voglia di comunicare le cose fatte. Ho gestito tutto in termini imprenditoriali, dandomi degli obiettivi, programmandoli e comunicandoli quando raggiunti. Anche tracciando una visione chiara e organica di quello che si voleva fare. Questa visione caratterizza il nostro modo di intendere la politica.

Una visione condivisa anche con la grande realtà urbana di Acireale. Non è certo un segreto che il progetto sia ispirato anche a Nicola D’Agostino che ha parlato di Catania Futura come “nuovo positivo”. Come collaborerete?

Intanto, voglio evidenziare che il percorso vuole essere nuovo, non per forza le persone. Il passato non sempre va scartato. E’ chiaro che con D’Agostino ci sarà una stretta collaborazione, anche perché il modello che si è sviluppato ad Acireale e che ha portato all’elezione di un sindaco molto giovane, molto bravo (Roberto Barbagallo n.d.r.) e che sta dimostrando vicinanza reale ai problemi della sua comunità, verrà mutuato, su una scala diversa, su Catania. Una collaborazione che sarà avviata anche in altri comuni dell’hinterland.

Vi state organizzando anche nei Comuni?

Siamo già organizzati dappertutto. Ci sono realtà che hanno già assunto il nome Futura, da Acicastello ad Aci Sant’Antonio. Altrove ci stiamo organizzando, o meglio, ci sta organizzando la gente. C’è una grande quantità di persone spaesata e che non si ritrova più in modelli superati e stantii. Noi vogliamo essere fucina di idee che devono tradursi in proposte alle amministrazioni. Senza pensare di essere i primi della classe, mettendosi umilmente a disposizione.

Qualche malalingua parla di questo gruppo come un primo passo per arrivare a un obiettivo più grande. Conferma queste voci?

Grazie a Dio le ambizioni, se sane, sono qualcosa di cui non fare mistero. Non vedo neanche perché debbano essere malelingue. Forse è qualcuno che può vedere nel nostro progetto che sta crescendo un motivo di fastidio politico. Speriamo di dargli ragione.

 

 

 

 

 

 

 

 


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