Niente lieto fine per Garden | La gatta investita non ce l'ha fatta - Live Sicilia

Niente lieto fine per Garden | La gatta investita non ce l’ha fatta

Garden

UOMINI E BESTIE. E' morta stamattina la piccola Garden, la gattina pezzata, investita il 21 febbraio da un autobus che non si era fermato per soccorrerla. Tanta la rabbia e il vuoto lasciato nelle volontarie che si sono occupate di lei. "Grazie all'autista dell'Amat e al comune di Palermo che non ha un servizio veterinario degno di questo nome".

Storie di animali
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PALERMO – Garden non ce l’ha fatta. Se n’è andata nel dolore la gattina investita lo scorso 21 febbraio da un autobus che non si era fermato per prestarle soccorso. E’ morta stamattina lasciando un grande vuoto e tanta rabbia nelle volontarie che si sono prese cura di lei, sopperendo alle mancanze dell’autista e del Canile municipale, dal cui numero per le emergenze non era arrivata nessuna risposta.

“E’ volata dal ponte”, dicono le volontarie, forse per addolcire una notizia così amara. Per lei si prospettava all’orizzonte la possibilità di essere operata, nonostante i pareri iniziali di due ortopedici che credevano non ci fossero speranze. Era tutto pronto per la possibilità di una nuova vita. Ma proprio stamattina Garden ha abbandonato le sue “mamme”. Era stata sedata per fare una radiografia preparatoria all’eventuale operazione, ma non ce l’ha fatta. Affetta da un’ernia diaframmatica (patologia che consiste nella dislocazione di organi addominali nella cavità toracica), la piccola, dopo la dose di sedativo, ha cominciato a contorcersi fino a smettere di respirare. Per lei non c’è stato nulla da fare.

Ciò che resta di questa storia è un grande dolore. “Non siamo arrivate in tempo”, scrive su Facebook una delle volontarie, affidando a sé una responsabilità che era di altri. Forti parole di rabbia, invece, quelle di Geraldina Piazza, che ha comunicato a LiveSicilia stamattina la triste notizia. “Ringraziamo l’autista dell’Amat che, oltre ad averla investita, non le ha prestato soccorso, ringraziamo chi ha visto e non ha parlato e il comune di Palermo che non ha un servizio veterinario degno di questo nome e di una città civile”. Non sono mancati, però, reali ringraziamenti alle volontarie che si sono prese cura della dolce Garden “raccogliendola, facendola visitare, curare, assistere da medici seri, e che hanno speso il loro danaro, raccolto anche tramite collette e vendite di piccoli oggetti, per i farmaci, le visite, le lastre, gli esami del sangue, il cibo e che ora piangono disperate”.


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