Il fatto non costituisce reato. La formula dell’assoluzione confermerebbe che la violenza ci fu, ma la vittima si era spacciata per una ragazza molto più grande dei suoi reali 13 anni. E’ la fine di un incubo per G.S., 29 anni. Da quando ne aveva 20 si è dovuto difendere dalla pesante accusa.
Nel 2006 l’imputato viene avvicinato da una ragazza nella piazza di Monreale. I due iniziano a frequentarsi. Si vogliono bene sul serio, tanto che il giovane decide di presentarla ai suoi genitori. Poi, i rapporti sessuali che la madre della ragazza scopre e decide di denunciare. Il legale della difesa, l’avvocato Salvino Pantuso, ha prodotto un’intercettazione, rudimentale ma efficace. Si sentiva la voce della presunta vittima che ammetteva di avere mascherato la sua vera età. Si era spacciata per una diciassettenne. E lo ha ribadito in aula.
Da qui l’assoluzione, nonostante il pm avesse chiesto la condanna a un anno e otto mesi. Entrambi i protagonisti, imputato e presunta vittima, nel frattempo si sono sposati.