Dalla rottura all'accordo | Il lungo giorno della Finanziaria - Live Sicilia

Dalla rottura all’accordo | Il lungo giorno della Finanziaria

Rinviato a lunedì alle 10.30 l'esame della finanziaria regionale. Il governo ha anche deciso un taglio orizzontale del 10%, pari a 4,5 milioni, della tabella H.

Il bilancio, finora, è stato impantanato a Sala d’Ercole. Il motivo? Tre emendamenti presentati stanotte dal presidente Lombardo, che hanno fatto saltare sulle sedie i deputati dell’opposizione. Lombardo avrebbe inizialmente annunciato ai deputati un maxiemendamento “snello”, che avrebbe sostituito quello giunto in Aula due settimane fa. E invece, il governatore ha portato in commissione tre maxi-emendamenti, uno dei quali, il “gov 4”, a detta di molti deputati, potrebbe essere persino impugnato dal Commissario dello Stato.

“L’esecutivo stracci tutto – ha detto il vicepresidente dell’Ars Santi Formica – e andiamo a votare velocemente. Ieri il governo ha sostituito i sei commi che avrebbero dovuto soppiantare il maxi emendamento di 15 giorni fa, con seicento grammi di carte con nuove spese. Sono allibito”. Secondo Nino Dina, ci sarebbero anche dei problemi tecnici su alcuni emendamenti: “Nel gov 2 si fa riferimento a due allegati che non sono agli atti”. “Allegati – precisa Fabio Mancuso – che rappresentano la vera e propria manovra”. “Il governo non è in grado di approvare bilancio e Finanziaria – l’affondo di Michele Cimino – e dovrebbe dimettersi. Ritiri tutto e faciliti l’approvazione di un bilancio ‘tecnico’”. “In questo caso – ha replicato il presidente della Regione Raffaele Lombardo – l’Aula dovrà prendersi la responsabilità di rinunciare a tutta una serie di norme per lo sviluppo che avevo previsto nei maxiemendamenti”.

Ma anche dal segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia arrivano inequivocabili segnali di chiusura: “Voteremo contro il bilancio della Regione siciliana. Il ritardo con il quale si sta approvando il documento economico finanziario – spiega – conferma in maniera chiara quanto il nostro partito dice da mesi e spiega perché, sin da dicembre, abbiamo preferito collocarci all’opposizione del governo di Raffaele Lombardo. Questo esecutivo non è in grado di dare risposte alle difficoltà della Sicilia, ma vive solo di nomine e rimpinguando il ‘carnet’ di consulenze”.

E tra i nodi maggiormente spinosi degli emendamenti, sollevati dall’opposizione, ecco quelli riferiti “ai rinnovi – ha spiegato il presidente della commissione attività produttive Salvino Caputo – dei contratti dei dipendenti regionali, la mancanza di vere norme per lo sviluppo, l’assenza di garanzie per gli agricoltori. Questo bilancio, così com’è, non è assolutamente approvabile”.


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