PALERMO – Il gup Fernando Sestito ha assolto Giovanni Granatelli, accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, per non aver commesso il fatto. Granatelli, assistito dall’avvocato Tommy De Lisi, secondo l’accusa avrebbe cercato di estorcere denaro all’associazione Harambe’e di Palermo. L’associazione si occupa di sostegno scolastico per ragazzi dai 6 ai 14 anni e organizza attività ricreative pomeridiane. Il vice presidente dell’associazione nel 2012 aveva denunciato di aver trovato le saracinesche dell’associazione piene di colla. Qualche giorno dopo una socia fondatrice dell’associazione è tornata dai carabinieri dicendo di avere ricevuto una telefonata sul cellulare da utente anonimo che avrebbe minacciato di uccidere tutti se non consegnavano i soldi (“Preparate i piccioli sinnò v’ammazzo a tutti”). La donna ha detto di avere riconosciuto la voce di Granatelli, ex della sorella che l’aveva chiamata più volte per convincerla a parlare con la parente per farli tornare insieme. Secondo il giudice, però, non ci sono prove sufficienti che a fare la richiesta estorsiva sia stato l’imputato. (ANSA)
Per non avere commesso il fatto.
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