"Non liquidare Sicilia e-Servizi" |Mozione di Pid-Grande Sud - Live Sicilia

“Non liquidare Sicilia e-Servizi” |Mozione di Pid-Grande Sud

“Chiediamo – scrivono i deputati Toto Cordaro, Bernardette Grasso, Roberto Clemente e Luisa Lantieri – che il governo riconsideri la sua volontà di liquidare la società, attraverso una procedura che, tra l’altro, potrebbe presentare profili di illegittimità"

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PALERMO –  “Il gruppo Pid Cantiere popolare-Grande Sud all’Ars ha presentato una mozione contro la liquidazione di Sicilia e-Servizi, avviata lo scorso 23 settembre su richiesta del governatore Crocetta dall’assemblea straordinaria della società. “Chiediamo – scrivono i deputati Toto Cordaro, Bernardette Grasso, Roberto Clemente e Luisa Lantieri – che il governo riconsideri la sua volontà di liquidare la società, attraverso una procedura che, tra l’altro, potrebbe presentare profili di illegittimità. Occorre che Sicilia e-Servizi riprenda la propria operatività e che venga ripristinato il processo di strutturazione che è stato interrotto non solo dalla messa in liquidazione ma anche da altri atti di governo che ne hanno causato il blocco economico ed organizzativo. Il governo chiarisca altresì quali siano le fonti normative e i principi istituzionali di riferimento in base ai quali si accinge a sostituirsi di fatto all’Assemblea regionale siciliana, unica istituzione che dovrebbe normare e decidere su tale questione. Il governo riferisca inoltre al Parlamento quali tutele siano state poste in essere dalla amministrazione sia a protezione del significativo e vasto patrimonio informatico della Regione sino ad ora gestito dalla società Sicilia e–Servizi sia a garanzia della continuità di fornitura dei servizi informatici per la Regione, attualmente garantiti dalla società. Occorre infine una risposta chiara – concludono i deputati – sul futuro occupazionale e sui livelli professionali formatisi all’interno della società, non fosse altro che per gli ingenti investimenti operati dalla Regione nella formazione del personale altamente qualificato”.


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Commenti

    Secondo me finirà tutto nella dimostrazione della nebulosità delle accuse – una persona di legge non può commettere questi errori.

    Che mala fine.Il quadro però era desolante.

    Ma chi uno dei paladini della trasparenza e della legalità? Ma siamo sicuri o trattasi di bufalaccia ?

    E gli ex colleghi che lo accusano che sono…uomini di malavita? Da uomini di legge forse non si sbagliano.

    Sciascia la sapeva lunga, dall’aldilà si starà facendo quattro risate.

    Antonio non ti curar di loro ma guarda e passa, chi ti conosce non può che rinnovare quella stima che ti sei guadagnata sin dai tempi dell’incarico in Magistratura e dell’impegno politico con la Sinistra di questo paese. Ne saprai uscire a testa alta anche stavolta.

    Ma come l’antimafioso Ingroia? Speriamo esista un giudice a Berlino!!!

    Non posso entrare nel merito di una vicenda del cui corso giudiziario sarà la magistratura ad occuparsi per stabilire la verità finale, però non posso fare a meno dell’appello del nostro conterraneo Pietrangelo Buttafuoco :
    “Sergio Mattarella metta fine a questa vergogna che si perpetua da quando la Sicilia è stata costretta a diventare una caricatura”.

    Antonio: piano con i luoghi comuni…. non è la prima assoluzione e siamo in un paese ridicolo – Saguto? Altra roba – ma mi sembra che le accuse cadano sistematicamente… quale docet?

    Si vuole colpire un uomo che aveva tutte ma proprio tutte la carte in regola per diventare un grande statista

    ma mi chiedo, quando Ingroia è andato all’incasso di questi soldi e quindi avrà disposto il bonifico dal conto di Sicilia e Servizi al suo conto, è possibile che nessun dirigente di Sicilia e Servizi abbia fermato questa procedura facendo notare ciò che era evidente? E l’assessorato all’economia cosa faceva? Nessun controllo o verifica? Ma non vi un ufficio controllo partecipate? Tutti muti perchè vi era Crocetta come presidente e quindi non si voleva andare contro?

    Al di là del merito delle accuse (non ho conoscenza degli atti di processo), mi chiedo, anzi chiedo ad Ingroia: come si vive a stare dall’altra? Con il suo passato?

    Forse perché all’epoca vigeva il cerchio magico…

    Complimenti a Gaspare per la sottile ironia

    Assolutamente convinto. Abbiamo ancora molti magistrati in cerca di notorietà……….

    un magistrato non dovrebbe avere colore politico….

    Articolo 54 Costituzione :
    “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
    I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

    Tutti i cittadini, anche chi ci governa, hanno un dovere di fedeltà alla legalità. Ma a chi ci governa la Costituzione domanda uno sforzo in più: adempiere alle loro funzioni con disciplina e onore.Scandali giudiziari dei colletti bianchi mostrano quanto questo dovere sia a volte violato e necessiti di una rifondazione più che di semplice attuazione, le notizie che emergono giornalmente dalle cronache giornalistiche e dalle inchieste giudiziarie invocano una seria Rivoluzione Civile compiuta da veri Partigiani della Costituzione e non da finti rivoluzionari che si attovagliano nel lusso di alberghi e ristoranti pagati dai bilanci pubblici le cui risorse vengono sistematicamente tolte come partita di giro ai cittadini inermi.

    “Piero Calamandrei: un elogio all’arte dell’etica”
    Pubblicato il 26 Giugno 2017
    “Piero Calamandrei: un elogio all’arte dell’etica”
    La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
    (“Discorso sulla Costituzione” – Piero Calamandrei, 26 gennaio 1955)

    …. il suo mentore da Gela avrebbe qualificato tale attività con un’espressione a lui cara quanto volgare …. MANCIUGGHIA!!!

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