"Non potevo più conciliare| Comune e università" - Live Sicilia

“Non potevo più conciliare| Comune e università”

Tullio Giuffrè

"Sono fiero di avere creato i presupposti per una revisione del Prg che dovrà essere innovativa".

tullio giuffrè
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PALERMO – Degli assessori defenestrati, Tullio Giuffrè è l’unico ad essersene andato per propria scelta dopo essere diventato ordinario alla Kore di Enna: “Sono grato al sindaco per quanto mi ha consentito di fare per il Comune e la mia città”.

E’ stato lei a chiedere di andare via?
“Ho dovuto chiedergli di interrompere il mio incarico perché l’impegno necessario non era più compatibile con la carriera universitaria. Adesso potrò riprendere quest’ultima con lo stesso entusiasmo col quale ho affrontato i compiti istituzionali che mi onoro di avere assunto. Auguro buon lavoro alla nuova giunta”.

Non poteva conciliare le due cose?
“Io non ho mai abbandonato l’università, non mi sono mai messo in aspettativa. Ma l’impegno non poteva più essere quello profuso nei due anni e sarebbe stato dannoso sia per l’uno che per l’altro”.

Ha rimpianti?
“A parte il Prg, che era ovvio necessitasse di un tempo maggiore, nessun rimpianto. Sono fiero semmai di avere creato i presupposti per una revisione del Prg che dovrà essere innovativa sia nei contenuti che negli strumenti, e parallelamente avere creduto in maniera ferma nella improrogabilità di realizzare il prima possibile opere necessarie per trasformare la mobilità della città”.

 


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