PALERMO – Palermo continua a svegliarsi tra rifiuti e cenere. Dal centro alla periferia, il denominatore comune è la presenza di cumuli di immondizia sparsi in ogni angolo, via, quartiere del capoluogo siciliano. Nonostante le lamentele dei cittadini, le pressioni del Comune e la maxi rotazione di tutti i responsabili del servizio raccolta della Rap, disposta ieri dal presidente Marino, ancora risultano nulli gli effetti del cambiamento. Anche oggi molte strade della città sono invase dai rifiuti. La Rap, che gestisce il servizio, aveva diramato un piano mirato per fronteggiare l’emergenza, che si è acuita a ridosso delle festività di fine anno. Piano che, tra l’altro, prevedeva la notte scorsa la pulizia di via Antonio Furitano, una strada trasformata in discarica a cielo aperto. I cumuli di spazzatura, però, questa mattina erano ancora tutti lì. Così come l’ira dei residenti che, dopo le rassicurazioni fornite dalla Rap, si aspettavano un risveglio diverso.
“Ieri avevo letto che la Rap aveva previsto la pulizia straordinaria in questa strada – dice Giulio Lauria, residente di via Furitano, appena uscito dal portone di casa -. Io continuo a vedere lo stesso scenario dei giorni scorsi”. I cumuli maleodoranti di rifiuti continuano a costituire l’arredamento di una città sempre più sporca e abbandonata a se stessa. E con essi, si sa, tornano più vivi che mai anche i roghi che lasciano sull’asfalto resti anneriti. Altra notte di passione, infatti, per i vigili del fuoco che hanno dovuto fronteggiare diversi incendi. Alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme in via Altofonte e nella vicina via Ceraulo, in via Sant’Isidoro, via Perpignano, piazza Ignazio Calona, via Padre Annibale di Francia, via Nicolò Barbato, via Guglielmo Pecori Giraldi, via San Filippo e via Luigi Cosenz in zona Michelangelo.
“Al sindaco Orlando voglio dire che i soldi della Tares se li è presi – incalza Silvio Corsale, di passaggio in via Filippo Parlatore – ma l’immondizia è ancora qui”. A lamentarsi della tassa è anche Giuseppe Cinà, lettore di Livesicilia che ha inviato in redazione alcune foto che ritraggono la mancata raccolta in città: “Tarsu 2012, Imu, Tares 2013 con relativo aumento – dice -, abbiamo rinunciato a spendere per le feste, le nostre famiglie hanno fatto sacrifici e rinunce…oggi mi chiedo, per chi e per quale nobile causa?”.
A denunciare alcuni episodi di mancata raccolta nel capoluogo siciliano anche Giuseppe Guaresi, consigliere della Seconda Circoscrizione che ha inviato in redazione alcune immagini in cui vengono ritratte le vie Angelo Ripellino, Pomara e Galletti invase da sacchi stracolmi di rifiuti, scatole vuote e scarti di cibo. “Il degrado è evidente – interviene Guaresi -. Da ben dodici giorni la Rap non raccoglie i rifiuti nella zona. La situazione sta diventando drammatica e continuando così si rischia una vera catastrofe igienico-sanitaria. Credo sia il caso di rivolgere un appello – prosegue – a tutte le autorità tra cui Prefettura, Asp e Sindaco di Palermo affinchè intervengano a tutela dei cittadini”.
Dalla Rap intanto assicurano che stanno lavorando a pieno ritmo per il recupero del lavoro pregresso. “Stamattina sono in campo quattro pale – informano dall’azienda rifiuti – che hanno ripulito diverse postazioni. Nello specifico gli operatori sono intervenuti in Piazzetta dei Colli, via Merenda angolo Furitano (dove i lavori iniziati la scorsa notte verranno ultimati nei prossimi giorni ndr), Piazza Zisa, via Corradino di Svevia, via ZS5, piazza Ingastone, via Zisa, via XXVII Maggio. In itinere invece gli interventi su via Anapo, via Sacco e Vanzetti, Tortorici, via Re Tancredi e via Imperatore Federico.
