"Non siamo un Corpo di serie B" |La protesta dei Vigili del fuoco - Live Sicilia

“Non siamo un Corpo di serie B” |La protesta dei Vigili del fuoco

Chiedono l'equiparazione delle retribuzioni con la Polizia di Stato e che quanto stanziato sia destinato a chi "opera in divisa".

CATANIA – Maggiori risorse finanziarie ed equiparazione del trattamento retributivo a quello della Polizia di Stato. Queste le due richieste alla base della protesta dei Vigili del fuoco aderenti al Conapo, che si è svolta stamani di fronte tutte le Prefetture del Paese eccetto che a Catania e a Messina, dove le manifestazioni sono state organizzate all’interno dei comandi per la concomitanza con il G7.  Una protesta organizzata, dunque, per chiedere al Governo delle modifiche al decreto legislativo 139 del 2006 concernente le funzioni e compiti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nonché al decreto legislativo numero 217 del 2005 e alle norme per l’ottimizzazione delle funzioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, atto di governo numero 394.

Due in particolare le richieste avanzate al ministro degli Interni Marco Minniti:  “innanzitutto – afferma Giuseppe Musarra, segretario regionale del Conapo – chiediamo maggiori risorse finanziarie per parificare la retribuzione dei Vigili del fuoco a quelle dei pari grado appartenenti alla Polizia di Stato, sotto lo stesso ministero”. I pompieri, secondo il sindacato, soffrirebbero di una “grave sperequazione retributiva rispetto alla polizia pur facendo parte entrambi allo stesso Ministero dell’Interno”. “Disparità di trattamento – prosegue Musarra – che ammonta a circa 300 euro nette di media per il Vigile del fuoco con 17 anni di servizio, ma raddoppia con anzianità di servizio. Insomma – evidenzia – prima ci chiamano eroi e dopo ci affamano”

L’articolo 15 dell’atto di governo numero 394 stanzia a regime circa 103 milioni di euro per le retribuzioni e per il riordino delle carriere. “fondi ampiamente insufficienti – continua Musarra – anche solo per ridurre il gap con gli altri corpi di polizia e le forze armate, per i quali il Governo ha invece stanziato circa un miliardo di euro. Occorrono circa 140 milioni di euro – sottolinea il segretario regionale – finalizzati solo a questo scopo . Questo sindacato chiede uno stanziamento ulteriori 50 milioni”.

Nella seconda richiesta, invece, il Conapo spinge affinché l’erogazione dei fondi sia vincolata in modo esclusivo quella parte di personale del corpo che veste la divisa operativa, che ha compiti operativi correlati al soccorso pubblico e che ha la qualifica di polizia giudiziaria e di Pubblica Sicurezza. “Invece – continua Musarra – nella bozza di decreto è lasciata aperta la possibilità di utilizzare questa quota parte dei fondi anche per finanziare aumenti retributivi anche di chi non veste la divisa operativa”.

Infine, la situazione di Catania, di cui parla il segretario provinciale Santo Re che evidenzia la dotazione organica insufficiente. “Qui a Catania abbiamo mezzi vetusti e personale insufficiente rispetto al carico di lavoro che siamo chiamati a svolgere (solo a supporto del G7 sono 142 i pompieri impegnati – in regime di straordinario. Per questo, oggi siamo qui, per chiedere che siano destinate maggiori risorse a chi si occupa della sicurezza della popolazione e,  soprattutto, a sostegno del nostro segretario nazionale Antonio Brizzi, al settimo giorno di sciopero della fame”.


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