Nuovo crollo alla Vucciria| Cede palazzina disabitata - Live Sicilia

Nuovo crollo alla Vucciria| Cede palazzina disabitata

Via terre delle Mosche alla Vucciria, dove stamattina è crollata una palazzina disabitata

La palazzina era vicino a quella crollata a febbraio. Arcuri: "Proprietaria denunciata nel 2012".

palermo, Via terra delle Mosche
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PALERMO – Il tonfo è avvenuto alle 5 e 30 del mattino. E ha rotto il silenzio in una zona che fino a poco tempo prima brulicava di gente. “È stato un boato, siamo scappati via”, racconta Giuseppe, un ragazzo che vive con  la moglie nell’edificio vicino.

Una palazzina è crollata in vicolo Terra delle Mosche, a pochi passi da via dei Chiavettieri, una delle strade affollate dal popolo della notte. Una manciata di metri più in là c’è piazza Garraffello, nel cuore della Vucciria. L’edificio di tre piani, disabitato, si è sbriciolato sotto il peso dell’incuria. Si trova in un vicoletto dove la gente non passa.

Quattro famiglie che abitano nelle palazzine vicine sono state sgomberate per sicurezza. Le loro abitazioni non sarebbero a rischio, ma potrebbero dovere attendere almeno 48 ore prima di potervi rientrare. Il tempo che l’impresa chiamata dal Comune metta in sicurezza quel che resta della palazzina crollata.

Una ragazza aspetta di sapere cosa fare. Il sedile posteriore della sua Fiat Panda è diventato il letto per la sua bimba di sette mesi. Anche loro sono scappati. Paura? “Come fai a non averne quando senti un rumore assordante e sei in casa con due figli (l’altro ha sette anni)”.

Un altro pezzo della vecchia Palermo cede. Sul posto, oltre a vigili del fuoco, poliziotti e vigili urbani stamani è arrivato il neo assessore al Centro storico, Emilio Arcuri. Che ricorda subito come ci si debba misurare con un abbandono decennale della Vucciria.

Stando alle prime informazioni raccolte, la vicenda di oggi è emblematica di ciò che accade nel centro storico di Palermo. Edifici perdono pezzi abbandonati all’incuria dai proprietari. Il Comune interviene. Il sindaco ordina di mettere in sicurezza l’edificio, ma l’obbligo resta lettera morta. La Procura di Palermo ha stilato una mappa. Di edifici a rischio crollo ce ne sono centinaia e altrettanti sono i proprietari finiti sotto inchiesta.

Il crollo di via Terre delle Mosche è avvenuto a poca distanza da piazza Garrafello. Una piazza interdetta dal mese di febbraio – anche allora un edificio venne giù – dove anche oggi sono al lavoro gli operai per cancellare la “provocazione” dell’artista austriaco Uwe, che con una bomboletta spray aveva scritto sulla fontana del Garraffello “Si vende” con l’intento di accendere i riflettori sull’abbandono della zona. E in piazza stamani sono arrivati anche i mezzi per ripulirla dalle macerie che stavano ancora lì dal giorno del crollo.

“Il nuovo crollo alla Vucciria conferma l’assenza di interventi decisi a risolvere l’indecoroso spettacolo di degrado che offre l’intera città di Palermo. Questa volta – nessuna provocazione e nessuna nobile e stizzita reazione possono nascondere le responsabilità di chi governa e ha governato questa città negli ultimi trent’anni e poco o nulla ha fatto – dichiara il segretario della Fillea Cgil, Mario Ridulfo, che fa riferimento alla fontana del Garraffello imbrattata per protesta – La Vucciria, vera anima della città, è ridotta in un cumulo di macerie e sotto queste macerie ci sono le responsabilità di intere generazioni di politici. Intanto i lavoratori edili disoccupati palermitani stanno a guardare impotenti quello che potrebbe essere, e non lo è, occasione di rilancio economico e sociale per loro e per la città”.

“A tre mesi di distanza dal precedente e sempre nella stessa zona, si ripropone, in tutta la sua urgenza, il problema dei crolli nel centro storico. Dall’assessore Emilio Arcuri, che da pochi giorni si è insediato, ed al quale non mancano esperienza e determinazione, ci aspettiamo interventi coraggiosi ed innovativi per affrontare questo annoso problema”. Lo afferma il presidente di Ance Palermo, Fabio Sanfratello, a seguito del crollo di una palazzina questa mattina alla Vucciria. “Da parte dell’Associazione Costruttori di Palermo c’è piena disponibilità a dare la massima collaborazione all’azione dell’Amministrazione Comunale e, fin dall’incontro di domani, fissato da alcuni giorni, Ance Palermo presenterà al nuovo Assessore richieste, idee e proposte che riguarderanno, anche, il tema del recupero del centro storico”.

“Torniamo a chiedere al comune, come già ripetiamo da tempo, di predisporre subito un piano straordinario di interventi di recupero nel centro storico di Palermo, non possiamo più assistere inermi al degrado che mette a rischio una delle zone più importanti della città, la salute dei cittadini, e il futuro delle attività economiche del quartiere”. A sollecitarlo sono Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Antonino Cirivello Segretario Filca Cisl Palermo Trapani. “Avviare i cantieri nel centro storico sarebbe una scelta strategica per dare risposte anche ai tanti operai edili disoccupati o in cassa integrazione che attendono misure per lo sviluppo del settore, sono già migliaia i posti di lavoro persi solo nell’ultimo anno in città. Si faccia presto non è più possibile rinviare, il centro storico si sgretola”.

“L’edificio crollato questa mattina in Via Terra delle Mosche, alla Vucciria, era fortemente degradato da anni, e già nel dicembre del 2009 un’ordinanza del sindaco intimava ai proprietari l’esecuzione degli interventi necessari per la sua messa in sicurezza. I proprietari non fecero quanto dovevano, così nel giugno 2012 era stata presentata dal Comune una denuncia alla Procura della Repubblica”, puntualizza il vice sindaco Emilio Arcuri.

“L’Ufficio Città Storica – aggiunge – allo scopo di tutelare la pubblica incolumità, ha avviato un intervento di somma urgenza, che è iniziato alle 9 e un quarto, poco dopo il crollo, che non ha interessato la sede stradale in quanto avvenuto nelle parti interne dell’edificio, senza danni per le persone. Alle 11.30 è stata poi convocata una riunione con i funzionari del Settore Città Storica e Protezione Civile per definire le strategie e i tempi per la salvaguardia del patrimonio edilizio fortemente degradato della città storica.

Il vicepresidente della Prima circoscrizione Ottavio Zacco in una nota ringrazia il vicesindaco Emilio Arcuri e l’architetto Antonio Sicurella per la risposta immediata che hanno dato al crollo di via Terra della Mosche, evitando lo sgombero di alcune famiglie. “E’ importante avere in giunta assessori autorevoli che riescono a prendere decisioni concrete e in assoluta autonomia – dice Zacco – desidero ringraziare anche alcuni B&B del centro storico che si sono proposti per accogliere temporaneamente la famiglia che rischiava di restare fuori casa con due figli piccoli. Non è più tollerabile questa situazione, bisognerebbe dichiarare uno stato di emergenza per far fronte a tutti i palazzi che rischiano di crollare da un momento all’altro, in tutto il centro storico, nell’indifferenza dei proprietari che mettono a rischio la pubblica incolumità”.

“L’Amministrazione Orlando – dice in una nota Serena Bonvissuto del Pd – deve programmare in tempi stretti un progetto di recupero e valorizzazione del centro storico attivandosi per reperire fondi comunitari, governando ed adeguando gli uffici preposti ed avviando una concertazione virtuosa con gli altri livelli di governo per far rientrare tali interventi negli obiettivi dell’accordo di partenariato 2014/2020, coinvolgendo i privati che intendono investire; in tal senso per la sua parte la commissione Europa, fortemente voluta dal Consiglio comunale, deve essere messa nelle condizioni di contribuire affinché questa occasione non venga perduta”.


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