Nuovo duro colpo al clan Brunetto |23 indagati, tutti i nomi - Live Sicilia

Nuovo duro colpo al clan Brunetto |23 indagati, tutti i nomi

Eseguite dai carabinieri del Comando provinciale 12 ordinanze di custodia cautelare. TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI 

il blitz Kallipolis
di
3 min di lettura

GIARRE. C’erano anche le discoteche e i ristoranti della riviera ionica tra gli “interessi” della cosca Brunetto, articolazione del clan Santapaola – Ercolano tra Fiumefreddo di Sicilia e Giarre, nell’area ionica, e Castiglione di Sicilia, in quella pedemontana. Questo emergerebbe dalle indagini con cui la Procura di Catania ha assestato un nuovo duro colpo al clan. Un’ordinanza di custodia cautelare ha raggiunto all’alba di stamani 12 presunti affiliati al clan, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, rapina, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. Tra i destinatari del provvedimento c’è anche Carmelo Pietro Olivieri, più noto come “Carmeluccio”, ritenuto dagli inquirenti il successore, alla guida del clan, di Paolo Brunetto. Un ruolo che gli sarebbe stato affidato dal boss, prima della morte, avvenuta nel 2013, poiché il fratello, Salvatore Brunetto, si trovava all’epoca detenuto in una comunità terapeutica di Marsala. Olivieri, assolto recentemente in appello dall’accusa di associazione mafiosa nel processo denominato Gotha, è rinchiuso nel carcere di Lanciano da un anno e mezzo poiché arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Santa Barbara”. 

Dall’attività investigativa, avviata nel 2013 dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania, sarebbero emerse una serie di attività illecite condotte dal clan per rimpinguare le casse e soprattutto per affermare il controllo e l’egemonia sul territorio. Oltre al traffico di cocaina e marijuana e al furto di veicoli, gli investigatori avrebbero documentato almeno due rapine ai danni di autotrasportatori commissionate proprio per sovvenzionare le ulteriori attività del clan. Il controllo del territorio, invece, era esercitato anche utilizzando alcuni affiliati come addetti alla sicurezza nei locali pubblici della costa ionica. Vittime dell’imposizione erano soprattutto discoteche, lidi e ristoranti. Il clan aveva inoltre una discreta potenza di fuoco. Nel novembre de 2014 i militari del Comando provinciale di Catania trovarono Giuseppe Calandrino, tra i destinatari dell’odierna ordinanza, in possesso di un vero e proprio arsenale. Nell’abitazione dell’uomo, in via Romagna a Giarre, furono trovati una pistola marca Bernardelli, cal. 6.35, con matricola abrasa, munita di caricatore e 4 cartucce inserite; 68 cartucce calibro 12, 30, cartucce calibro 20, di vario potenziale; un fucile calibro 12, marca Pietro Beretta, modello 303, con matricola abrasa; un fucile monocanna, calibro 20, con matricola abrasa; una carabina ad aria compressa, marca Diana, modello Panther F31 ed altre 400 munizioni, calibro, 12, 16 e 32, marca Fiocchi. Anch’egli è stato raggiunto dal provvedimento in carcere. Come lui anche Luca Daniele Zappalà, ritenuto tra i fedelissimi di Olivieri, e già detenuto, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di droga, nell’ambito dell’operazione Santa Barbara. Tra gli arrestati, infine, ci sono anche Alessandro Siligato e Alfio Di Grazia. Il primo, ritenuto il braccio destro di Salvatore Brunetto, è imputato per la tentata estorsione all’azienda Caruter, che gestisce il servizio di igiene urbana a Calatabiano. Il secondo, per gli inquirenti, ricoprirebbe un ruolo ai vertici del clan. Sarebbe il vice di Olivieri.

Tutti i nomi degli indagati:

1. Alfio Di Grazia, classe 1973 di Giarre (CT);

2.  Vito Fazio, classe 1947 di Fiumefreddo di Sicilia (CT);

3. Leonardo Fresta, classe 1982 di Giarre (CT);

4. Alessandro Siligato, classe 1979 di Taormina (ME);

5. Francesco Pace, classe 1972 di Catania;

6. Paolo Patanè, classe 1986 di Giarre (CT);

7. Marco Miraglia, classe 1994 di Giarre (CT), sottoposto agli arresti domiciliari;

8.  Salvatore Brunetto, classe 1968 di Giarre (CT), già ristretto nel carcere di Terni;

9. Giuseppe Calandrino, classe 1974 di Giarre (CT), già ristretto nel carcere di Agrigento;

10.  Pietro Carmelo Olivieri, classe 1967 di Acireale (CT), già ristretto nel carcere di Lanciano (CH);

11. Alfio Patanè, classe 1978, già ristretto nel carcere di Frosinone;

12. Luca Daniele Zappalà, classe 1975, già ristretto nel carcere di Piazza Lanza (CT)

Gli altri 11 indagati a piede libero:

1) Angelo Andò

2) Alfio Cantarella

3) Valerio Di Stefano

4) Francesco Faranda

5) Dario Fazio

6) Alfio Fresta

7) Pietro Galasso

8) Giuseppe Lisi

9) Luciano Liuzzo

10) Marcello Mangano

11) Paolo Marino

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI