Oasi del Simeto, tra pulizia |e demolizione opere abusive - Live Sicilia

Oasi del Simeto, tra pulizia |e demolizione opere abusive

Solo ieri, sono state due le notifiche di "accertamento di inottemperanza ad ordine di demolizione - acquisizione gratuita di diritto al patrimonio comunale".

la riserva naturale
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CATANIA – Si tenta di fare pulizia all’Oasi del Simeto. Non solo in relazione ai rifiuti, tanti, troppi per una riserva naturale, ma anche per gli abusi edilizi che, nei trent’anni dalla sua istituzione, si sono moltiplicati, soprattutto nella zona B, dove ricadono numerosi villaggi a mare. Mentre aumentano le iniziative per ripulire l’area limitrofa al fiume più lungo di Sicilia, in particolare verso la foce, come quella realizzata dall’Associazione Orione e dal WWF Sicilia Nord Orientale, con il supporto del Comune di Catania, che ha visto due classi degli Istituti Boggio Lera e Vaccarini raccogliere circa 300 chili di rifiuti, l’amministrazione comunale continua ad acquisire le costruzioni abusive e il sedime su cui sono state realizzate, per procedere alla loro demolizione.

Un’attività che, negli ultimi anni, è stata accelerata: solo nella giornata di ieri, 27 marzo, ben due le notifiche di “accertamento di inottemperanza ad ordine di demolizione – acquisizione gratuita di diritto al patrimonio comunale”, che il servizio condono edilizio e antiabusivismo ha notificato a due cittadini colpevoli di aver realizzato opere abusivive nei villaggi Azzurro e Campo di mare. Di fronte al mancato abbattimento dei manufatti non autorizzati, infatti, interviene il Comune di Catania che acquisisce la proprietà delle opere per poi procedere alla demolizione.

 


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