Occhionero non risponderà ai pm| Si difende con una memoria scritta - Live Sicilia

Occhionero non risponderà ai pm| Si difende con una memoria scritta

Giuseppina Occhionero e Antonello Nicosia

L'onorevole di Italia Viva è indagata per falso

PALERMO – Nei giorni scorsi aveva chiesto un rinvio dell’interrogatorio per impegni parlamentari, ora l’onorevole Giuseppina Occhionero ha fatto sapere ai pubblci ministeri che qualora venisse convocata si avvarrebbe della facoltà di non rispondere, affidando la sua linea difensiva ad una memoria scritta.

Una memoria a cui stanno già lavorando gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Giovanni Bruno per consegnarla nei prossimi giorni. Sono loro a scegliere la strategia. I pubblici ministeri di Palermo stanno valutando se convocare ugualmente il deputato affinché formalizzi la sua scelta.

Il deputato di Italia Viva è indagata per falso. Secondo l’aggiunto Paolo Guido e i sostituti Francesca Dessì e Calogero Ferrara, avrebbe fatto entrare Antonello Nicosia assieme a lei in carcere presentandolo come suo assistente parlamentare, prima che questo ruolo venisse ufficializzata con un contratto.

Nicosia si trova in carcere con l’accusa di essere organico alla famiglia mafiosa di Sciacca. Avrebbe approfittato del rapporto con l’onorevole per avere libero accesso nei penitenziari di Agrigento, Sciacca e Siracusa, incontrare i detenuti e discutere di faccende che nulla riguardavano le condizioni carcerarie. Nicosia proveniva dal mondo dei Radicali, curava delle rubriche televisive sul mondo carcerario. Tanto è bastato per accreditarsi agli occhi della donna e bypassare ogni verifica sul suo curriculum e sulla sua fedina penale sporcata da una condanna per droga.


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