Offensiva hacker contro l'Italia: nel mirino anche gli aeroporti siciliani - Live Sicilia

Offensiva hacker contro l’Italia: nel mirino anche gli aeroporti siciliani

Limitati i risultati ottenuti

ROMA – Offensiva hacker contro l’Italia, ma lievi i disagi provocati. Il sistema, prellaertato, ha tenuto. La Polizia postale indaga. A lanciare gli attacchi è il gruppo Mysterious team Bangladesh. Nel mirino Israele ed i Paesi che lo sostengono. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale aveva invitato i potenziali bersagli ad innalzare le difese. Nessuna sorpresa, dunque. Come già accaduto con l’invasione russa in Ucraina, alle azioni militari tra Israele e Gaza si sono sovrapposte quelle nel ciberspazio. Più che provocare danni, fanno propaganda e proselitismo a supporto della propria causa.

L’annuncio

Ieri sul suo canale Telegram, il ‘team misterioso’ aveva avvertito: ‘Attaccheremo il ciberspazio italiano con piena potenza nelle prossime ore’. Successivamente ha postato le sue presunte vittime: dal ministero degli Esteri al Cnr, dalla Banca d’Italia al Comune dell’Aquila, agli Aeroporti di Calabria, di Puglia, della Valle d’Aosta, di Catania, di Palermo. Un’offensiva su larga scala con il metodo Ddos (Distributed denial of service, in pratica si inviano contemporaneamente molteplici richieste di accesso al sito bersaglio fino a farlo ‘impallare’) che in realtà ha ottenuto risultati limitati, un rallentamento nell’accesso a qualche portale.

“Tutti i possibili obiettivi avvisati”

“Tutti i possibili obiettivi erano stati avvisati dall’Agenzia cyber”, ha informato il direttore del servizio operazioni dell’organismo, Gianluca Galasso. “Abbiamo raggiunto con delle comunicazioni – ha detto – tutte le amministrazioni centrali che fanno parte del nucleo per la cybersicurezza nazionale ed altri soggetti appartenenti al perimetro per la sicurezza nazionale cibernetica, gli operatori di servizio essenziali, le infrastrutture critiche, i trasporti, le banche, stimolandoli a innalzare l’attenzione ed adottare le ‘best practices’ di settore”. In questo momento però, ha sottolineato, “non c’è nessuno stato di pericolo, emergenziale. Sono solo cautele e buone pratiche che devono essere adottate tenendo in considerazione quello che succede”. Venerdì scorso era stato fatto il punto sulla situazione nel corso della riunione del Nucleo per la cybersicurezza dell’Agenzia, conclusa proprio con l’invito a tutti “gli attori dell’ecosistema digitale” a prestare “la necessaria attenzione ai profili di sicurezza cibernetica” visto “l’attuale stato della minaccia cyber alla luce della situazione internazionale in atto”


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