Olio, crolla la produzione. Sammartino: "Al fianco dei frantoiani"

Olio, Sammartino: “La Regione è al fianco dei produttori”

Barbera ha presentato i problemi del settore
AGRICOLTURA
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PALERMO – La Regione è al fianco dei frantoiani siciliani, che nell’ultimo anno sono andati incontro ad un crollo del 50% nella produzione di olio (che, di conseguenza, è diventato il triplo più caro). Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, durante la 14esima edizione de ‘L’isola del Tesolio’, il convegno promosso e organizzato dal Cofiol (Consorzio filiera olivicolo), che si è svolto nella sala convegni dello Splendid Hotel La Torre di Mondello.

“La filiera olivicola – ha spiegato Sammartino – è un esempio di come i nostri produttori stanno riuscendo a mantenere il ciclo produttivo, ma anche a inorgoglire i mercati nazionali e internazionali. L’olio siciliano registra una qualità straordinaria del prodotto. La Regione sta investendo nella filiera produttiva e ha previsto anche il bando dei frantoi per mettere al centro la meccanizzazione e rendere l’olio siciliano più adeguato alle sfide del futuro, della sostenibilità, della ricerca e dell’innovazione, che lo attendono. È fondamentale sia scalare i mercati sia posizionarsi su un prezzo che possa rendere redditizio il lavoro di agricoltori e trasformatori. Come assessorato saremo sempre pronti a dare il nostro sostegno per venire incontro alle esigenze dei frantoiani”.

Barbera: “Olio come lo champagne”

Al convegno ha partecipato anche l’imprenditore oleario Manfredi Barbera, che ha presentato le difficoltà che il settore sta affrontando in questo periodo. “Il cambiamento climatico che ha visto il protarsi di un caldo eccessivo dall’inizio dell’anno scorso – ha avvisato Barbera – ha determinato il bruciarsi della fioritura, con un calo produttivo di oltre il 50% rispetto alle 50 mila tonnellate della nostra produzione abituale. Già i prezzi sono più che raddoppiati, tra qualche mese rischiamo che il prezzo lieviti ancora di più e che il costo dell’olio sarà quello del Dom Pèrignon. Come azienda abbiamo investito su un impianto moderno, che funziona attraverso un grande lago che fa da riserva idrica, così nel momento in cui ci vuole irrigazione di soccorso possiamo provvedere ma l’aumento dei prezzi è allarmante nella misura in cui stiamo perdendo quote di consumo”. Una situazione che, inoltre, ha fatto schizzare i prezzi alle stelle.


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